L’evoluzione della comunicazione digitale ha portato alla nascita di strumenti che facilitano gli scambi tra gli utenti. Uno di questi è il messaggio vocale di WhatsApp, ampiamente utilizzato per trasmettere informazioni in modo rapido e diretto. Tuttavia, nonostante la sua popolarità, alcuni esperti suggeriscono di utilizzarlo con cautela, valutando attentamente le motivazioni e le possibili ripercussioni di tale pratica.
Il messaggio vocale nasce come alternativa alla chiamata telefonica, offrendo la possibilità di comunicare senza interrompere l’interlocutore in momenti potenzialmente inopportuni. Tuttavia, questa apparente comodità può rivelarsi controproducente. L’invio di un messaggio vocale, infatti, potrebbe mettere l’interlocutore in una posizione scomoda, specialmente se il contenuto richiede una risposta dettagliata o riflessiva.
In molti casi, la scelta di inviare un messaggio vocale è dettata dalla volontà di evitare la digitazione, ritenuta più laboriosa. Questo comportamento, però, può portare a messaggi prolissi e carichi di dettagli superflui
, allontanandosi dal punto centrale della comunicazione. Inoltre, ascoltare e rispondere a messaggi vocali particolarmente lunghi può richiedere un notevole impegno temporale, contraddicendo l’idea di non voler disturbare l’interlocutore.Secondo dati forniti da Meta, ogni giorno vengono inviati circa 200 milioni di messaggi vocali. Nonostante questi numeri impressionanti, il The Emily Post Institute sostiene che tali messaggi potrebbero non essere sempre rispettosi nei confronti del destinatario. Gli esperti sottolineano che il messaggio vocale è essenzialmente un monologo, senza la possibilità di interazione immediata. Pertanto, sarebbe consigliabile utilizzarlo solo quando il tono della voce aggiunge un valore significativo al messaggio, come nel caso di auguri speciali, o quando l’argomento trattato è di particolare importanza.
Per evitare malintesi o irritazioni, è utile prestare attenzione a come l’interlocutore risponde ai messaggi vocali. Se la risposta arriva sotto forma di testo, potrebbe essere un segnale che la persona preferisce interrompere la sequenza di messaggi vocali. Inoltre, è bene considerare la durata del messaggio: se supera i tre minuti, l’interlocutore potrebbe legittimamente decidere di ignorarlo.