Il Competition Appeal Tribunal (CAT) ha respinto il ricorso della Apple per fermare la class action iniziata nel 2022 dall’avvocato Justin Gutmann in nome degli utenti britannici. L’accusa verso la società è di aver nascosto dei malfunzionamenti delle batterie degli iPhone, avviando dei processi di risoluzione senza riportarne notizia e riducendone enormemente le performance.
La decisione del tribunale ora apre la strada per una possibile risoluzione a favore di coloro che hanno acquistato i dispositivi coinvolti. La notizia riguarda solo alcuni modelli di iPhone, tra i quali quelli della serie 6 e 6S e anche gli SE e i 7/7Plus. La richiesta di risarcimento è stata avanzata dall’azienda di software tedesca, Camerons ADR, che rappresenta circa 20 milioni di utenti britannici di iPhone. Il rimborso richiesto ammonta ad una cifra di oltre 2,4 miliardi di sterline. La decisione del tribunale potrebbe avere importanti conseguenze per Apple e per l’industria tecnologica nel suo complesso, poiché potrebbe aprire la strada ad altre azioni legali simili in futuro.
Il Batterygate è senza dubbio uno dei casi più famosi associati ad Apple. Nel 2016, molti utenti iPhone 6/6S notarono una diminuzione delle prestazioni dopo all’aggiornamento di iOS. Successivamente, Apple ha anche ammesso di aver rallentato volontariamente la velocità del processore per aumentare la durata della batteria. L’azienda ha dovuto pagare una somma di 500 milioni di dollari per evitare numerose cause legali negli Stati Uniti. Questa vicenda ha sollevato preoccupazioni per la trasparenza delle operazioni della società e ha portato all’attivazione di politiche più trasparenti per quanto riguarda le performance di tutti i dispositivi.
Il caso del Batterygate è tornato all’attenzione proprio grazie alla vicenda riguardante il Regno Unito. Il 17 giugno 2022, Justin Gutmann ha denunciato l’azienda per non aver informato gli utenti della presenza di un tool di gestione dell’alimentazione che riduce la velocità del dispositivo. Secondo l’avvocato, Apple ha scelto questa soluzione invece di sostituire la batteria, il che ha portato a una riduzione delle prestazioni dei device. Un errore già commesso da cui non hanno imparato.
Secondo l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Sanitaria (ANSES), in Francia, alcuni modelli di iPhone 12 hanno superato la soglia europea consigliata per l’indice SAR. L’agenzia ha raccomandato poi di limitare l’uso di questi modelli e di utilizzare dispositivi con un livello di radiazioni minore.
Apple ha risposto a queste preoccupazioni affermando che i propri prodotti rispettano tutti gli standard nazionali e internazionali in materia di sicurezza e che l’indice SAR dei propri dispositivi non supera i limiti definiti dalle normative. Tuttavia, l’azienda ha anche riconosciuto che il valore può variare in base all’uso del dispositivo.
Per continuare la vendita degli iPhone ha avviato una modifica per il mercato francese. Nonostante abbia preso provvedimenti, la vicenda ha riportato alla luce i dibattiti incessanti sulla sicurezza degli smartphone e sul modo in cui il loro funzionamento colpisce il nostro organismo.