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Uno delle più grandi paure degli automobilisti è quella di incappare nei famigerati autovelox, strumenti utilizzati dalle amministrazioni e dalle autorità per tenere sotto controllo il traffico e soprattutto per multare coloro che infrangono i limiti di velocità, nell’intento ovviamente di portare al rispetto di quest’ultimi per garantire la sicurezza sulle strade.

Questa tecnologia sfrutta dei sensori laser che se individuano una vettura oltre i limiti consentiti, attivano una fotocamera che consente di immortalare la targa del conducente e poi di far scattare il verbale di contravvenzione per sanzionare appunto l’infrazione appena registrata.

Questa tecnologia è stata per lungo tempo molto statica, in quanto tale però anch’essa può andare incontro ad evoluzione, ed ecco che infatti è arrivata la nuova generazione di autovelox che introduce alcune caratteristiche peculiari.

 

Cintura e niente smartphone

Con i nuovi telelaser dal nome TruCam ora le forze dell’ordine potranno intercettare gli automobilisti che usano il telefono alla guida (vietato dall’articolo 173 del Codice della Strada) o non indossano la cintura (violazione dell’art. 172 della stessa norma), due delle pratiche maggiormente diffuse alla guida e che causano la maggior parte degli incidenti e contribuiscono a renderli spesso fatali.

Si tratta dunque di uno strumento che man mano sta arrivando in tutte le città italiane ed è in realtà già in dotazione alla Polizia dal 2017, all’epoca la dotazione era di 500 esemplari, ora la sua adozione sta raggiungendo in modo capillare il resto della nazione, dai piccoli ai grandi comuni: Legnago (Ve), Misterbianco (Ct) e Sestriere (To), Cuneo e Rimini.

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