Probabilmente sono stati in pochi quelli che hanno scommesso sul successo del prequel di Game of Thrones, ma invece le statistiche di House of the Dragon hanno mostrato un risultato sorprendente. La serie, almeno per quanto riguarda la prima stagione, è una delle migliori trasmesse sull’HBO.
Dopo il finale della serie originale, le speranze che uno spin off risollevasse il morale dei fan erano davvero poche, invece è riuscito a compiere un miracolo. I dieci episodi della prima stagione, di un’ora ognuno, hanno ridato vita alla saga creata dallo scrittore George R.R. Martin. La trama narra delle vicende che, 190 anni prima dei fatti già conosciuti, scossero i sette regni. Al centro della storia vi sono gli intrighi familiari e politico della casata dei Targaryen che devono far fronte ad un un mondo ricco di incertezze. Cosa riserverà il loro destino?
In seguito alle recensioni positive e le critiche eccellenti, rinnovare la serie era il passo naturale. Come ben si sa, però, un importante sciopero sta caratterizzando l’industria televisiva statunitense. Questo ha causato forti ritardi e il timore che la nuova stagione non vedesse mai luce. Per fortuna la sceneggiatura era già stata scritta
, ma è stato impossibile apportare migliorie o modificare la storia. Che effetto avrà tutto ciò? Non possiamo ancora saperlo.Dall’America intanto cominciano ad arrivare buone notizie secondo la quale House of the dragon avrà debutto la prossima estate. Lo stesso Casey Bloys, della HBO, ha riportato tale informazioni quando ha presentato i programmi della casa di produzione durante una conferenza stampa. In questo stesso evento è stato anche mostrato in esclusiva il trailer della serie, ma non è trapelato nessun dettaglio e al momento si brancola nel buio.
Il recente sciopero degli sceneggiatori di Hollywood è stato uno dei più lunghi della storia del cinema americano. Esso ha coinvolto migliaia di sceneggiatori che chiedono migliori condizioni lavorative, un equo compenso per il loro lavoro e diritti più rifiniti.
L’effetto dello sciopero è stato devastante per l’industria cinematografica, causando la cancellazione di molte produzioni e la riduzione degli incassi al botteghino. Tuttavia, nel mese di settembre gli sceneggiatori hanno ottenuto alcune delle loro richieste, dimostrando la forza e l’importanza del loro ruolo nel processo creativo.