Sono tante le voci che su siti web e social network nelle ultime settimane hanno dibattuto sulla possibilità che l’operatore virtuale chiudesse. L’iniziale silenzio è stato interrotto e Rabona ha preso la parola e ha smentito tutte le voci a riguardo.
La questione però è più complicata di così. I primi disservizi che hanno colpito la linea hanno avuto inizio ad aprile e riguardavano l’impossibilità di inviare SMS. Col tempo i problemi si sono estesi primi alla navigazione su internet e poi alle chiamate. Nel giro di qualche mese gli utenti Rabona Mobile non hanno più potuto usare le proprie SIM se non per ricevere SMS e telefonate. È stato questo a portare molti utenti a chiedersi quale sarà il futuro di Rabona Mobile.
Le novità su Rabona Mobile
La comunicazione ufficiale da parte dell’operatore è arrivata lo scorso 8 giugno quando sul profilo ufficiale dell’operatore è stata pubblicata una lettera aperta ai clienti e alle associazioni di consumatori. Rabona, nella lettera ha spiegato che all’origine dei disservizi c’è il distacco della rete deciso da Vodafone e operato da Plintron, distacco che secondo l’operatore non era dovuto. Il 29 giungo è arrivata una seconda comunicazione che annunciava che il Tribunale di Milano ha accolto il corso richiesto da Rabona Mobile contro Plintron. Per il momento la questione va avanti in Tribunale, ma grazie al ricorso vinto Vodafone dovrà continuare a fornire la propria rete a Rabona e dunque l’operatore potrà continuare ad operare e offrire i propri servizi agli utenti.
Nessuna chiusura in arrivo, dunque, ma per il momento l’utilizzo della SIM Rabona Mobile resta ancora estremamente limitato nonostante i disservizi stiano gradualmente rientrando. C’è comunque un grande senso di incertezza che sta portando molti utenti a valutare l’idea di cambiare operatore.
Al momento, infatti, per i clienti Rabona Mobile ci sono solo tre possibili soluzioni: aspettare che si arrivi alla risoluzione della disputa in Tribunale, affiancare alla propria SIM Rabona Mobile una SIM di un altro operatore tenendo conto delle proprie esigenze, oppure, passare ad un altro operatore richiedendo la portabilità del proprio numero di telefono.
Dopo sette mesi dall’inizio dei primi disservizi ad oggi non ci sono novità ufficiali sui problemi di linea o sui possibili scenari che il processo in Tribunale potrebbe attuare. Non resta dunque che aspettare.