Ad oggi, gli smartphone sono praticamente diventati parte della vita di tutti i giorni degli uomini, tanto è vero che si è parlato di una vera e propria dipendenza, aumentata notevolmente con l’avvento dei social.
I social network sono delle piattaforme web, grazie alle quali le persone possono chattare e restare in contatto con gli altri, anche se si trovano dall’altra parte del mondo. Tra le loro funzioni ci è anche la possibilità di creare dei diari virtuali personali su cui condividere le proprie passioni e definire, in qualche modo, la propria personalità.
Tuttavia, questi servizi hanno finito per sostituire completamente il contatto umano. In quanto, la possibilità di chattare con altri dietro allo schermo di un computer, conferisce un senso di protezione e di maggiore sicurezza verso se stessi.
Ecco perché, nel corso degli anni, si è manifestato una vera e propria dipendenza nei confronti di questi strumenti on-line.
Un importante studio al riguardo è stato pubblicato sulla rivista Plos ONE. Ovvero una rivista scientifica, nata nel 2006, che pubblica ricerche inedite realizzate in ambito scientifico.
Dipendenza da social: l’esperimento dell’astinenza
Lo studio sulla dipendenza ed astinenza fai social è stato svolto in questo modo:
Un team di psicologi dell’Università di Durham, in Inghilterra, ha chiesto a 51 studenti, della prestigiosa facoltà, di provare ad astenersi completamente dai social network per almeno una settimana intera.
Lo scopo di questo esperimento è quello di cercare di individuare sintomi di astinenza. Sintomi simili a quelli che si provano nel momento in cui si decide di interrompere l’abuso di sostanze. Valutando, in questo modo, gli effetti sull’ umore dei soggetti in esame.
I risultati ottenuti hanno letteralmente sorpreso i ricercatori. I partecipanti, al contrario di quanto si potesse pensare, non hanno manifestato alcun comportamento simile a quelli dei dipendenti da sostanze particolari. All’opposto hanno percepito un miglioramento del loro umore negativo.
Tuttavia, non è stato visualizzato né rilevato un cambiamento positivo sull’umore generale. Particolarmente interessante la mancanza di rilevazione di un effetto rebound. Ovvero la sensazione di acutezza dei sintomi nel momento in cui viene interrotto bruscamente l’assuefazione ha qualche sostanza a cui siamo dipendenti.
Tale situazione ha portato i ricercatori a concludere l’ipotesi che un eventuale ricaduta non fosse poi tanto possibile. Questi studi sono molto importanti. In quanto, ci aiutano a perfezionare e comprendere ancora meglio le future ricerche concentrate sulla lotta della dipendenza dai social network.