Oggi vi parliamo di un capitolo della medicina che ha segnato la storia della chirurgia facciale e dei trapianti, vi raccontiamo la storia di un uomo di 46 anni, Aaron James, il quale a seguito di un incidente sul lavoro, ha subito la folgorazione del viso che ha comportato la perdita di parte di esso con conseguente presenza di grandi cicatrici che hanno rimpiazzato la parte colpita.
A seguito di questo incidente, presso il NYU Langone Health Center di New York i medicini hanno compiuto un’impresa medica senza precedenti, hanno infatti eseguito un trapianto di parte del viso: zigomi, parte del massiccio facciale, pelle, muscoli facciali, naso e labbra, il tutto insieme ad un intero bulbo oculare sinistro e parte del nervo ottico, operazione che coinvolto 140 tra medici e infermieri.
L’operazione da sola rappresenta un grande passo in avanti non solo per il trapianto di viso, bensì e forse soprattutto per il trapianto dell’occhio sinistro, operazione mai effettuata prima e che da sola promette tantissimo, l’obbiettivo sperato è infatti quello che l’uomo possa recuperare la vista da quell’occhio
, cosa che a sei mesi dall’intervento non è ancora avvenuta ma che i medici sperano accada in quanto l’irrorazione sanguifera è buona dunque l’occhio è vitale, rimane da sperare che il nervo ottico si rigeneri e si leghi a quello dell’ospite e che magari un giorno l’occhio possa iniziare a inviare segnali che il cervello sia in grado di interpretare, i medici confidano molto nella plasticità sinaptica e sperano che il cervello faccia questo miracolo.Ovviamente come in tutte le operazioni di trapianto serve anche salvaguardare la salute delle parti trapiantate, infatti il sistema immunitario potrebbe riconoscere le parti nuove come non self e dunque iniziare ad attaccarle producendo il così detto rigetto.
Ora non rimane che attendere e monitorare l’evoluzione della situazione, l’obbiettivo massimo è il recupero della vista, nella speranza di comprendere anche meglio i meccanismi di rigenerazione nervosa.