Nella classifica è stata riportata anche la media sul numero totale di rotatorie presenti per chilometro quadrato insieme al numero totale di rotatorie pro capite, per un milione di persone. Vediamo insieme le posizioni della classifica:
Dai dati emersi si può notare una differenza non da poco tra Francia e Regno Unito. Il primo, infatti, presenta circa il 65% in più di rotatorie rispetto invece al Regno Unito. Ovviamente bisogna tenere presente che i numeri assoluti possono essere interpretati anche diversamente sulla base della popolazione del Paese preso in esame e sulle dimensioni territoriali effettive.
Per riuscire a comprendere questa proporzione basta prendere in esame proprio il caso dell’Italia.
La nostra Penisola, comparata al Brasile, ad esempio, presenta enormi differenze. Quindi il numero potrebbe essere decisamente diverso a seconda di diversi punti di vista. Infatti, il nostro Paese non è esteso come il Brasile, eppure allo stesso tempo presenta quasi un quarto degli abitanti. È per questo motivo che è sempre importante tenere a mente, in casi come questo, che ci sono valori che incidono su determinati contesti.Lo studio in esame, dunque, mette in evidenza come la situazione italiana, in relazione alle rotatorie presenta un valore decisamente in positivo. A maggior ragione se consideriamo che questa classifica è stilata tenendo conto di tutti i Paesi del mondo.
Un dato meno incoraggiante è invece quello emerso da un altro studio. Secondo i risultati pubblicati infatti, l’Italia risulta ai primi posti di una classifica non meritevole. Infatti, il nostro Paese risulta uno dei Paesi con il più alto numero di vetture particolarmente inquinanti. La classifica tiene conto della situazione generale di tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea.