Grazie ad una nuova analisi condotta dal CLASP, ovvero un gruppo no profit specializzato nell’efficienza energetica, e dalla TNO si è scoperto che le cucine a gas provocano conseguenze importanti e preoccupanti. La ricerca è stata effettuata in 7 Paesi Europei, tra cui anche l’Italia. Circa il 68% delle famiglie nel nostro paese utilizzano nel quotidiano il gas. Seguendo questa percentuale, in congruenza con la risposta dello studio, i dati risultano allarmanti.
Per la realizzazione del report nel nostro Paese sono state studiate 40 famiglie provenienti da differenti regioni. Di queste ben 31 utilizzano il gas per cucinare e solo 5 hanno una cucina elettrica. Le cucine alimentate tramite gas producono un livello di biossido di azoto molto alto all’interno della propria cucina ed anche nel soggiorno. Il confronto, poi, rispetto a coloro che usano apparecchi elettrici ha confermato questa notizia.
Le conseguenze dell’uso delle cucine a gas
Attraverso l’analisi si è scoperto anche che tutte le abitazioni analizzate superano il valore giornaliero consigliato dall’OMS per la diffusione di polveri sottili. Questo è dovuto non tanto alla tipologia delle cucine, ma alla sbagliata o anche mancata ventilazione delle stanze.
Come se i dati non fossero abbastanza preoccupanti, si è scoperto anche che il 72% delle famiglie in tutta Europa utilizza le cucine a gas e supera al contempo il valore di riferimento. In questa classifica alquanto drammatica, l’Italia è posizionata appena dietro la Spagna (con il 77%), a prima di altri paesi come l’Olanda, la Slovacchia, la Francia, il Regno Unito e la Romania.
Le conseguenze di questa esposizione impattano negativamente sulla salute di soggetti fragili e bambini, poiché il biossido di azoto può causare danni alle vie respiratorie. Gli autori dello studio suggeriscono di sensibilizzare i cittadini sulle implicazioni per la salute delle cucine a gas e di introdurre un’etichetta energetica per gli apparecchi di cottura sia a gas che elettrici. Transizioni verso cucine elettriche sono viste come una soluzione per promuovere ambienti domestici più sani, sicuri e sostenibili. Per i dati raccolti un futuro con cucine ecosostenibili sembra essere ancora piuttosto lontano. Considerando che tutte queste persone hanno sistemi alquanto “antichi”, ci vorranno anni prima che le percentuali subiscano un cambiamento radicale.