Gmail ha preso la sua decisione: a seguito di cambiamenti importanti riguardanti gli utenti inattivi già a partire da Dicembre, quindi tra sole tre settimane, milioni di account verranno cancellati. Una scelta presa da Google come misura estrema nella lotta contro l’hackeraggio che farà certamente discutere.
Vediamo quindi nel dettaglio in cosa consistono gli aggiornamenti delle regole, annunciate sin da maggio scorso, e come evitare di perdere il proprio account e i file ad esso collegati.
Secondo il giornale inglese DailyMail, con il termine “inattivo” si intendono tutti quegli account che non vengono più utilizzati da almeno due anni. Insieme alla possibilità di accesso, causa cancellazione dei propri dati, verranno eliminati anche tutti i dati di Drive, Docs, Calendario, Meet e infine le foto.
Nonostante la notizia abbia lasciato tutti sorpresi, non sarà comunque un fulmine a ciel sereno per gli utenti: verranno, infatti, tutti avvertiti preventivamente attraverso una serie di email e notifiche che precederanno la cancellazione vera e propria.
Queste misure drastiche sono state scelte dall’azienda statunitense per limitare il rischio di hackeraggio che spesso subiscono gli account inattivi, e che vengono poi utilizzati dai criminali informatici come tramite per l’invio di email pericolose, spam o contenuti dannosi.
Niente panico, comunque: se non si vuole perdere il proprio accesso o rendere il proprio account di nuovo attivo, basterà accedere nuovamente alla propria pagina tramite il login e continuare a farlo anche in seguito prima della scadenza dei due anni. Nel caso si utilizzasse Google Photos per l’archiviazione delle proprie fotografie, invece, andrà effettuato un login separatamente.
Ma perché gli hacker usano maggiormente gli account inattivi, ed quindi è molto importante disattivarli? Gli account che non vengono utilizzati per molto tempo o del tutto inattivi utilizzano password facilmente riconoscibili od obsolete e spesso non hanno attivato l’autenticazione a due fattori, misura di sicurezza emessa in tempi più recenti.
<<Questi account sono spesso vulnerabili e una volta compromessi possono essere utilizzati per qualsiasi cosa, dal furto d’identità allo spam>>, ha dichiarato Ruth Kricheli, vicepresidente del reparto di product management.
Secondo i più recenti dati, per ogni account hackerato su Gmail e rivenduto sul dark web il profitto sarebbe di circa 60 euro.