L’intelligenza artificiale è sicuramente la tecnologia del secolo e se qualche anno fa era agli albori della sua nascita e veniva utilizzata in minima parte da professionisti del settore, oggi viene utilizzata quotidianamente e soprattutto è accessibile a tutti.
Molti sono i lati oscuri dietro questa potente tecnologia che potrebbe migliorare di tantissimo la vita lavorativa e non solo, ma anche distruggerla.
L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto davvero positivo nel mondo del lavoro poiché sostituisce gli uomini in alcune semplici mansioni e dà una risonanza davvero costruttiva in alcuni ambiti in particolare come quello medico e ingegneristico.
Nonostante tutti gli aiuti che l’IA può dare molti sono ancora coloro che la criticano e che temono che sarà la fautrice di una crisi economica senza precedenti. Sarà davvero così?
Il CEO di Microsoft Italia, Vincenzo Esposito, utilizza queste parole per descrivere la tecnologia: ‘L’Intelligenza Artificiale Generativa
è un aiuto per l’essere umano; spesso si è parlato di sostituzione del lavoro, ma la realtà è che, come Microsoft, abbiamo investito in questa nuova tecnologia perché è utile ad aumentare la produttività. È uno strumento a disposizione dell’uomo, come avere dei “superpoteri” che dobbiamo prima comprendere come utilizzare, e poi metterli a frutto per migliorare noi stessi e le nostre aziende’.Questo concetto non è sbagliato e molti report sono d’accordo nel dire che, se controllata e mitigata dall’uomo, l’intelligenza artificiale può cambiare la natura del lavoro e traghettarci verso un mondo più sostenibile.
Ciò non toglie che alcuni lavori rimangono a rischio. Secondo Confartigianato saranno ben 8,4 milioni di italiani a perdere il lavoro a causa dell’IA nei prossimi anni. Maggiormente a rischio sono le mansioni creative e amministrative come i giornalisti, addetti alle comunicazioni ecc ecc.