La mano robotica in questione si basa su un sensore di scorrimento flessibile che a tutti gli effetti sembra funzionare come il nostro polpastrello. In questo modo, il team di ricerca, offre la possibilità di realizzare una mano robotica dotata di capacità che le permettono di riconoscere determinate caratteristiche di alcuni materiali scorrendo sopra queste superfici.
Ovviamente, solo il sensore non può essere sufficiente a raggiungere uno scopo tanto ambizioso. Ed è per questo motivo che è stato affiancato ad un sistema di apprendimento automatico in grado di imparare di volta in volta quello che gli viene mostrato in modo da poterlo poi riconoscere in futuro.
Sono stati effettuate diverse prove
e i risultati dei test sono davvero sorprendenti. La mano robotica, infatti, risulta davvero in grado di rilevare impercettibili segnali tattili e in questo modo riuscire addirittura a differenziare diversi tessuti. Al momento, sembra che la mano robotica sia in grado di identificare circa 20 tipi diversi di tessuto in tempo reale. I tessuti in questione sono quelli più comuni come ad esempio nylon, poliestere e addirittura anche il lino.Dato che stiamo parlando di una mano robotica non è difficile credere che potrà fornirci un’accuratezza di circa il 100%. Sicuramente questo è un risultato affascinante, ma a cosa potrebbe servire? L’applicazione forse più scontata, ma sicuramente più utile è quella nella realizzazione di protesi che possano essere sempre più simili ai nostri arti. Questo potrebbe concretamente cambiare le cose per tutti coloro che purtroppo hanno bisogno di questo tipo di impianti.
La tecnologia sta davvero compiendo passi da gigante ed anche se forse, in un simile contesto, non dovrebbe più sorprenderci nulla, soprattutto quando si parla di robotica, è bello invece entusiasmarsi osservando i grandi traguardi che sta raggiungendo il genere umano in questi ambiti.