Il sistema in tilt a causa delle troppe richieste di iscrizioni ha obbligato OpenAI a bloccarle per la versione Plus del suo chatbot. Per tutti coloro che sono interessati a ChatGPT Plus sono dunque costretti ad attendere fino a quando la situazione non tornerà alla normalità. Per il momento l’Azienda non ha fornito tempistiche precise. Gli utenti che lasceranno i propri indirizzi e-mail sul sito ufficiale di OpenAI potranno ricevere una notifica appena le iscrizioni torneranno nuovamente disponibili.
Se ci fermiamo a riflettere quello che sta succedendo con ChatGPT Plus di OpenAI è davvero paradossale. Soprattutto se consideriamo che per riuscire a migliorare la propria AI l’azienda necessità di fondi e che contestualmente deve poi rinunciare a nuove entrate provenienti dalle iscrizioni (circa 20 dollari al mese l’una) per poter garantire il miglior servizio possibile per i propri utenti.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha dichiarato che l’augurio è quello che Microsoft, principale finanziatore di questo progetto, continui ad appoggiare OpenAI nello sviluppo del suo sistema. Infatti, sempre secondo quanto affermato da Altman il sistema sta funzionando decisamente bene e con il tempo il coinvolgimento della società di Redmond potrebbe essere sempre più grande per riuscire ad affrontare tutte le spese necessarie al fine di costruire modelli AI avanzati.
Nel frattempo, non dimentichiamo che OpenAI sta continuando a lavorare allo sviluppo di ChatGPT-5, la cui data di rilascio però non è stata ancora comunicata dall’azienda. Infatti, il sistema avrà bisogno di un periodo di addestramento che permetterà di definire cosa sarà capace di fare ChatGPT-5. Infatti, secondo quanto riportato da Altman stesso, l’idea dell’azienda è quella di migliorare costantemente i propri servizi sia dal punto di vista delle funzionalità che dal punto di vista della sicurezza. Ma come sappiamo il mondo dell’intelligenza artificiale è ancora in crescita e quindi non è possibile procedere con anticipo nel comprendere cosa il nuovo sistema di OpenAI sarà in grado o meno di fare rispetto al suo predecessore GPT-4.