Leggendo alcuni polverosi libri di storia spesso si possono leggere alcuni episodi che sembrano quasi usciti da un racconto inventato. In realtà questi sono reali e spesso sono stati in grado di definire il corso di molti scontri. Infatti, alcune strane armi utilizzate nelle guerre del passato si sono rivelate essere stratagemmi “particolari”, ma decisamente efficaci.
Le armi più strane del passato
Ad esempio, durante l’impero di Settimio Severo, circa intorno al 198-199 d.C. i soldati romani, durante un assedio alla città di Hatra, furono bersagliati per circa 20 giorni da bombe piene di scorpioni. Queste particolari armi improvvisate esplodevano con l’impatto e liberavano gli artropodi velenosi conservati al loro interno. Gli occupanti si abbattevano quindi sui soldati mirando a quelle parti di corpo sprovviste di armatura come ad esempio occhi e viso.
E ancora, un altro esempio di questo tipo risale al XIV secolo a.C.. In questi anni, infatti, venivano usati arieti ed asini infetti durante la diffusione della Peste Ittita. Questi animali, diventavano portatori di tularemia, ovvero una malattia batterica altamente contagiosa, e venivano mandati lungo le rotte commerciali dei propri nemici. In questo modo si faceva diffondere tra loro la malattia. Si può quasi parlare di una sorte di primitiva guerra biologica che in quegli anni si rivelò essere particolarmente devastante.
Altri esempi nella storia
Un altro esempio di strane armi utilizzate è quello che risale approssimativamente al 280 a.C.. In questo periodo, infatti, si utilizzavano gli elefanti “da guerra”. Questi animali con la loro forza e le dimensioni imponenti potevano essere cruciali per vincere uno scontro. Gli elefanti però presentavano dei punti debole e questi vennero scoperti dai Romani durante gli scontri contro Pirro re dell’Epiro. Infatti, i romani scoprirono che il grido acuto dei maiali è in grado di spaventare gli elefanti e causare panico tra loro. Una volta fatta questa scoperta, l’esercito romano portò in guerra alcuni maiali, quasi come fossero un’arma contro gli elefanti. Anche qui, per quanto insolita, la tattica si rivelò essere efficace.
Il “Fuoco Greco”, invece, rappresenta un ultimo esempio di armi strane. Questo era un’arma incendiaria utilizzata durante le guerre navali dall’Impero Bizantino. Il “Fuoco Greco” era una sostanza la cui composizione esatta resta un mistero ancora oggi, ma era in grado di incendiarsi persino sull’acqua recando così ingenti danni alle navi nemiche che si ritrovavano vulnerabili sotto i colpi di un attacco devastante.