IPTV, arriva la stangata per gli utenti con MULTE e CARCERE

La stagione calcistica e sportiva che in questa ultima fase di autunno entra nel vivo ha riportato sullo sfondo la questione sempre spinosa dello streaming IPTV illegale. Sono tante infatti le persone che anche in questo mese di novembre decidono di affidarsi al cosiddetto pezzotto come alternativa rispetto ai regolari piani di abbonamento a Sky, DAZN e Prime Video.

 

IPTV, il grande rischio per chi sceglie il pezzotto

C’è però una grande differenza tra quest’anno e quegli precedenti. Da qualche mese, infatti, il Parlamento ha approvato una nuova legge utile per assicurare un contrasto sempre più netto contro la pirateria televisiva.

Grazie a questa nuova legge entrata in vigore nelle precedenti settimane, le forze dell’ordine avranno ora la possibilità di monitorare gli indirizzi IP di tutti gli utenti che si collegano ai canali di Sky, Prime Video e DAZN senza avere abbonamento regolare. In tal modo, sempre le forze dell’ordine potranno bloccare il segnale di queste trasmissioni in pochi minuti.

Contro la pirateria, anche Sky, DAZN e Prime Video avranno un ruolo di primo livello. Le principali pay tv, infatti, potranno effettuare una serie di segnalazioni alle forze dell’ordine per richiedere la chiusura di eventuali portali pirata in un tempo massimo di mezz’ora.

Altre novità significative arrivano anche fronte delle sanzioni per coloro che si affidano alla tecnologia IPTV. Di base, infatti, tutti gli utenti sono esposti ad una sanzione il cui valore massimo è di 15mila euro, mentre è prevista la galera per chi trasmette il segnale nelle case degli italiani.

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