C’è stato un tempo, neanche troppo lontano, in cui GoPro, con le sue action cam dominava il mercato. Parliamo di oramai, dieci anni fa. Poco dopo è arrivato l’avvento delle soluzioni “cinesi” di brand come Yi che hanno scosso il mercato. Con non poco stupore da parte dell’utenza, ad un certo punto, DJI, leader nel mondo dei droni e degli stabilizzatori per fotocamere (realtà asiatica anch’essa), ha scelto di sfidare la concorrenza con videocamere pensate per i vlogger (Osmo Pocket vi dice niente?) e con action cam per spodestare GoPro e conquistare il gradino più alto del settore.
Da subito i prodotti si sono distinti per una qualità senza eguali e oggi, proprio con la Osmo Action 4, vediamo la celebrazione di una compagnia che non ha smesso di innovare e che ha portato, la concorrenza che era al vertice, a seguire le sue orme. Da allieva, DJI ha saputo studiare e superare la maestra competitor. Ma cosa implica nel dettaglio tutto ciò, a maggior ragione adesso che vi è la Hero 12 sugli scaffali internazionali?
DJI Osmo Action 4, nella confezione con il bundle “Adventure Combo“, presenta diversi accessori. Qui il piatto è ricco, come si suol dire. Oltre alla camera abbiamo tre batterie, il caricatore multiplo così le possiamo ricaricare tutte insieme (fighissimo), sticker, cavetti, i vari attacchi magnetici e un’asta per le riprese “da vlog” o i selfie in stile 2015 (mah, mah).
Che dobbiamo dire del comparto estetico, raga? Il design è il solito ma ha dei dettagli premium che secondo me la rendono unica. Pesa circa 145 grammi e ha due display (quello posteriore è touchscreen, molto reattivo e ben fatto, con colori ben tarati e bilanciati. È impermeabile di default, senza custodie. La compagnia dichiara la possibilità di immergerla in acqua fino a 18 metri.
Qui c’è molto da dire: certo, in questi casi bisogna sempre allegare i video test perché dovete vedere voi stessi ma già parlandovene vi farete un’idea. Il sensore è un CMOS da 1/1.3″ con ampia apertura (si legge pure sulla lente): f/2.8. L’angolo di visuale è pari a 155° e permette di girare video in 1080p o in 4K, in 4:3 o in 16:9, il tutto fino a 120 fps per slow-motion da paura.
Allora: la temperatura colore è strana, è tendente al freddo e la pasta dell’immagine è un po’ troppo digitale. Ho provato la GoPro Hero 12 che ha Stefano (a proposito, uscirà un confronto fatto da lui sulle due camere) e mi è sembrata più realistica con i colori, a mio avviso. Tutto è ben esposto grazie all’HDR e scatta foto in due formati (JPEG e PNG) e può girare video in MP4 e pensate un po’, anche in D-Log
per fare una color correction eccellente e unire il girato a quello di altre camere.Io la sto testando in inverno e non ha mai scaldato, anche se chi l’ha provata in piena estate si è lamentato. Onestamente? Grazie al cavolo, c’erano oltre 45°, scaldava pure l’interno del freezer a me, suvvia. Non ho mai riscontrato temperature anomale, ma magari sarò stato fortunato io, che devo dirvi. Magari più dettagli ve li darà Stefano nel suo video confronto visto che la metterà a paragone con la Hero 12.
L’autonomia dichiara è molto buona: si parla di 160 minuti di registrazione continua ma attenzione, non in 4K e con il display spento. Io ne ho fatti molti meno ma c’è da dire che – a mio avviso – le action can devono completare un video, una narrazione, non si può girare tutto solo con un prodotto del genere, salvo specifiche richieste o esigenze.
Sento che si può stare tranquilli con ben tre batterie per un giorno di produzione, questo ve lo confermo: a fine serata, ricarica rapida o al massimo, collegate il caricatore ad un powerbank e avrete ricarica veloce.
Il prezzo di listino è di 429,00€ nella sua edizione classica e la “Adventure Combo” costa 100€ in più. Morale della favola? 529€ sono giustificati? A mio avviso sì, anche perché la dotazione di accessori è ricca. Io la consiglio? Sì: purtroppo non l’ho potuta portare su un set ma spero di farlo a breve. Siccome nel documentario ci sarà anche Stefano vi farò dire qualcosa in più da lui nel confronto. Insomma, appuntamento a brevissimo, non mancate.
Dimenticavo: si può anche utilizzare come webcam. Non sono solito fare molte videocall (e quelle poche che devo fare, le faccio con il mio smartphone.
Un’ultima pecca: le foto non mi vengono mai bene, almeno in condizioni di scarsa illuminazione. Tendono ad essere mosse 3 volte su 4. Non ho ancora capito se mi sono “dimenticato come si scatta in modo automatico” o se la camera non “performa” nel low-light.
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