I mesi in cui il fenomeno si concentra sono soprattutto novembre e febbraio. In quei mesi le basse temperature entrano in contrasto con le reazioni, sia chimiche che fisiche, che si trovano alla base del processo di rilascio di energia dalla batteria. Considerando che, quando si riscalda la vettura si toglie potenza alla batteria la sua durante viene inevitabilmente ridotta. Vediamo insieme quali sono le auto elettriche che meglio si prestano ai cali delle temperature e che riducono la perdita di autonomia.
La prima sicuramente è l’Audi E-Tron, una delle prime auto a disporre di una pompa di calore
che permette di riciclare il calore in eccesso che viene creato dalla batteria e dal motore al fine di migliorare l’efficienza del processo e del veicolo stesso e riducendo così anche la perdita di autonomia. Un’altra auto elettrica che registra dati in positivo è la Nissan Leaf 2019 che ha mostrato una riduzione del 23%.Stesso discorso vale per tutti i modelli Tesla. Model 3, la Y e la X registrano in media un calo del 24% in inverno. Sempre al di sotto del 30% troviamo anche Ford F-150 Lightning che presenta una diminuzione di autonomia del 26%. Valori davvero ottimi se consideriamo la media generale di tutti gli altri veicoli elettrici. Mentre, tra le auto elettriche che mostrano cali di autonomia superiori alla media troviamo la Chevrolet Bolt con un -42% e la Volkswagen ID.4 che registra un calo di autonomia pari al 46%.
Come già accennato non è possibile rimuovere del tutto questo inconveniente. C’è però un escamotage che aiuta almeno in parte a diminuire la riduzione di autonomia. The Autopian, a tal proposito infatti, consiglia una tendina da usare in inverno e che possa essere usata come separé tra le file dei sedili anteriori e quelli posteriori. In questo modo il riscaldamento all’interno del veicolo fa meno fatica, perché si crea un volume più ridotto da riscaldare.