Durante il fine settimana, è stato condotto il secondo volo di prova di Starship insieme al booster Super Heavy. Nonostante l’epilogo esplosivo, sono stati compiuti significativi progressi rispetto alla prova precedente di aprile.
Il test è stato eseguito sabato, poco dopo le 14, seguendo fedelmente la tabella di marcia. Dopo 2 minuti e 42 secondi dalla partenza, è stata eseguita con successo la delicata fase di separazione dei due stadi, dimostrando l’efficacia della nuova strategia adottata da SpaceX, denominata Hot Staging. A differenza delle prove precedenti, si è scelto di accendere i motori del secondo stadio prima della separazione di Starship e Super Heavy, dimostrando il suo successo.
Il primo stadio ha poi subito un’esplosione durante la discesa. Per quanto riguarda Starship, il volo è sembrato procedere senza intoppi per alcuni minuti, ma anche la navicella ha infine condiviso lo stesso destino quando ha raggiunto circa metà del percorso prestabilito.
Nonostante l’assenza di conferme ufficiali al momento, secondo le informazioni fornite da John Insprucker, uno dei principali ingegneri di SpaceX, sembra che il sistema automatizzato di terminazione del volo del secondo stadio si sia attivato mentre Starship continuava il suo percorso sopra il Golfo del Messico.
È importante notare che l’obiettivo della missione di prova non era di raggiungere l’orbita, ma piuttosto di eseguire una traiettoria suborbitale con un ammaraggio previsto nell’Oceano Pacifico al largo delle coste delle Hawaii.
L’ultimo segnale telemetrico registrato durante il lancio ha posizionato Starship a un’altitudine di 148 chilometri, superando la linea di Karman ma rimanendo al di sotto degli 250 km previsti per la missione di prova. SpaceX, tuttavia, si dichiara soddisfatta, affermando di aver acquisito dati sufficienti per affrontare le sfide identificate e progredire significativamente verso il futuro.
Starship rappresenta la punta di diamante degli sforzi di SpaceX, con un ruolo chiave nella missione Artemis 3 per il ritorno dell’uomo sulla Luna, pianificato tra il 2025 e il 2026. Elon Musk guarda oltre, considerando Starship come il veicolo primario per raggiungere Marte con i primi astronauti, aprendo così nuovi orizzonti nell’esplorazione spaziale.