A quanto pare, l’Ucraina è diventata la meta principale per tutte le auto elettriche, Tesla in particolare, che non possono più essere utilizzabili. È qui infatti che questi veicoli vengono smaltiti dando loro una seconda “possibilità”. Secondo alcune ricerche sembra condotte su questo fenomeno sembra che la maggioranza delle importazioni proverrebbe direttamente dal Nord America.
Il fenomeno, anche se diffuso, sembra essere emerso quasi per caso. Recentemente a Vancouver (Canada), un utente ha trovato la sua Tesla Model Y, dichiarata in precedenza inutilizzabile, in vendita a Uman (Ucraina), in quanto funzionante. Questo fenomeno sembra piuttosto diffuso poiché molti paesi non sanno come poter gestire lo smaltimento dei veicoli elettrici.
L’Ucraina accoglie le Tesla inutilizzabili
Infatti, mentre i veicoli a combustione possono essere riparati o venduti come rottami, quelli elettrici non forniscono la stessa possibilità. Questo a causa delle loro batterie che risultano altamente infiammabili e tossiche. Non è stata ancora sviluppata in modo adeguato l’infrastruttura che si occupa dello smaltimento sicuro dei veicoli elettrici ed è questo che ha portato molte compagnie a scegliere di optare per la vendita all’esterno di suddetti veicoli.
L’Ucraina si è inserita in questo settore, capitalizzando questa possibilità e aumentando la quota dei suoi veicoli elettrici arrivando ad un +9%. Valore pari a quello del tasso di acquisizione registrato negli Stati Uniti. Ma perché proprio l’Ucraina? Questo è avvenuta grazie alla riduzione delle tasse e dei dazi doganali sulle importazioni di veicoli elettrici usati. E non solo. A contribuire c’è anche l’apertura in tutto il Paese di officine di riparazione. Questa però può essere considerata una soluzione solo temporanea, per riuscire effettivamente a trovare una soluzione che possa essere completa ed organica c’è bisogno dell’intervento delle istituzioni.
Nel frattempo, in vista di questo processo, l’adozione delle auto elettriche sta crescendo particolarmente in Ucraina. Infatti, in tutto il Paese, al momento sono disponibili circa 11.000 stazioni di ricarica. Questi numeri sono piuttosto notevoli se consideriamo le dimensioni totali del Paese. Questo è stato reso possibile anche dal ribasso dei costi dei veicoli elettrici che li ha resi popolari anche tra i lavoratori più poveri. Soprattutto considerando gli aumenti che riguardano il prezzo del carburante registrato dopo l’inizio della guerra.