Il dottor Sam Burgess, vicedirettore del Copernicus Climate Change Service, ha dichiarato, in un post pubblicato sulla piattaforma di microblogging X (ex-Twitter) che la temperatura globale provvisoria ERA5 rilevata da @CopernicusECMWF il 17 novembre era di 1,17°C. Questa è la soglia più alta e calda raggiunta nel periodo che va dal 1991 al 2020. Considerando che secondo la NASA il 2024 sarà ancora più caldo dell’anno corrente, stanno iniziando a nascere alcune domande sulla situazione climatica attuale per il nostro Pianeta.
Questi dati sono particolarmente preoccupanti e c’è altro. Infatti, come suggerito dal dottor Burgess, il giorno seguente, sabato 18 novembre, i valori delle temperature globali erano salite ulteriormente, arrivando a 2,06°C, livelli superiori a quelli preindustriali. Sempre secondo Burgess, la stima segnala che questo valore è il più alto (superiore ai 2°C) registrato nell’arco temporale che va dal 1850 al 1900.
Ed era proprio la soglia dei 2°C un principio centrale all’interno dell’Accordo sul clima di Parigi tenutasi nel 2015. Durante questo evento i leader internazionali concordarono nel mantenere il risarcimento globale al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali. La speranza generale era quello di lasciare i valori intorno a 1,5°C. Considerando gli ultimi dati emersi, è evidente che non è stato possibile mantenere questi “buoni propositi”.
Anche si tratta solo di dati provvisori che bisogna tenere d’occhio in modo approfondito nei prossimi anni, il fatto che la temperatura media globale abbia superato la soglia indicata è decisamente preoccupante. Infatti, se dovesse malauguratamente continuare ad andare avanti così ci sarebbero conseguenze catastrofiche. Infatti, con una temperatura simile mantenuta nel tempo, morirebbero circa il 99% delle barriere coralline presenti in tutto il mondo. Inoltre, ci sarebbe anche una notevole diminuzione della presenza degli insetti, delle piante (16%) e dei vertebrati (8%).
Questi dati dimostrano quanto la strada che si sta percorrendo a livello mondiale sia sbagliata. Governi e cittadini di tutto il mondo devono impegnarsi per evitare che si vada avanti verso la cosiddetta ebollizione globale.