Negli ultimi giorni la nostra nazione è stata scossa da un fatto di cronaca che ha segnato profondamente l’opinione pubblica, stiamo parlando dell’omicidio di Giulia Cecchettin, perpetrato dall’ex fidanzato che ha deciso di porre fine alla sua vita in quello che si delinea essere un triste contesto di femminicidi che non si accingono a cessare in nessun modo.
Nei giorni precedenti le autorità hanno ritrovato dunque il corpo senza vita di Giulia, per farlo ha rivestito grande importanza il cosiddetto “Targa System“, l’area delineata da una serie di varchi elettronici è stata dunque messa al vaglio per poi arrivare alla triste ma purtroppo pronosticata scoperta.
Questo sistema, definito anche Street Control, rientra nei sistemi di telelaser che sono in grado di intercettare le targhe di chi passa attraverso delle videocamere
per poi inserirle in un software che le passa al vaglio riuscendo a discernere tra le targhe di oltre 50 paesi diversi.Questa tecnologia è implementata in numerosi comuni italiani per questioni di sicurezza e consente alle forze dell’ordine di accedere a tutte le banche dati possibili, da quelle comunali fino a quelle della motorizzazione civile, consentendo dunque di verificare se l’auto messa sotto osservazione risulti rubata, sotto sequestro o inserita nella black list della polizia.
Questo sistema negli ultimi anni si è molto diffuso in Italia, ha infatti raggiunto oltre 900 comuni, ciò ha consentito di monitorare attentamente il traffico per poi ricostruire gli spostamenti di Turetta e riuscire a delimitare un’area all’interno della quale con molta probabilità potesse aver rilasciato il corpo della ragazza poi ritrovato successivamente.