Tesla sta compiendo passi da gigante nel campo delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici con l’introduzione delle sue stazioni Supercharger V4. Queste stazioni, già operative in diversi paesi come il Regno Unito, la Norvegia e l’Italia, rappresentano un salto qualitativo nell’esperienza di ricarica per gli utenti di auto elettriche.
Le nuove stazioni Supercharger V4 si distinguono per diverse caratteristiche innovative. Una delle più significative è il design rinnovato degli stalli, che ora includono il nuovo Magic Dock di Tesla, compatibile sia con il connettore NACS che con il CCS1. Questo rende le stazioni più versatili e accessibili a un’ampia gamma di veicoli elettrici. Inoltre, le stazioni sono dotate di un lettore di carte per i pagamenti contactless e di un display compatto per la visualizzazione delle informazioni di ricarica.
Un altro miglioramento importante riguarda la lunghezza del cavo di ricarica, che è stata aumentata a 3 metri, un metro in più rispetto alle versioni precedenti. Questo cambiamento è stato introdotto in risposta alle esigenze degli utenti di diversi modelli di auto elettriche, che avevano riscontrato difficoltà con i cavi più corti.
Per quanto riguarda la potenza di ricarica, le stazioni Supercharger V4 attualmente offrono una potenza limitata a 250 kW. Tuttavia, i dati tecnici delle colonnine di Atlanta indicano un potenziale di 1.000 V e 615 A, suggerendo la possibilità di raggiungere potenze di ricarica fino a 615 kW in futuro, a condizione che la rete elettrica possa sostenere un tale carico. Questo potrebbe rivoluzionare la ricarica per veicoli come Hyundai elettriche, Audi e-tron GT e Porsche Taycan, che supportano tensioni fino a 800 V. Per le Tesla, al momento, la potenza massima rimane di 250 kW a 400 V, che permette comunque di ricaricare dal 20% al 60% in soli 10 minuti su una Model 3.
Un altro aspetto interessante delle stazioni Supercharger V4 è la presenza di stalli più grandi, potenzialmente adatti per la ricarica di furgoni o camion. Questo suggerisce che Tesla potrebbe avere in mente l’utilizzo di queste potenze elevate per veicoli più grandi, come il Tesla Semi, indicando una strategia ben ponderata per il futuro delle infrastrutture di ricarica.