Ricevere una o più multe in seguito ad una violazione del codice stradale, non è mai un’esperienza piacevole, ma può capitare a chiunque.
Possiamo però almeno contare sul fatto che, a dispetto di quanto c’era da aspettarsi, gli importi delle multe stradali non sono più aumentati.
Ebbene sì, nel caso non ne foste ancora a conoscenza, dal 1° Gennaio 2023 gli importi riportati sulle sanzioni avrebbero dovuto subire un rialzo e assolutamente non di poco.
Questo perché il Codice della Strada, prevede che almeno una volta ogni due anni, venga rivisto e rivalutato il valore delle sanzioni. Quest’ultimo andrebbe aggiornato tenendo conto del livello di inflazione registrato nei due anni precedenti e all’andamento degli attuali prezzi di consumo registrati dall’Istat.
Tuttavia, sembra che in seguito a numerosi appelli, il Governo abbia deciso di bloccare questi aumenti, attraverso l’emanazione di una nuova norma dedicata introdotta nella Legge di Bilancio 2023. La norma blocca così ogni aumento di multe stradali dal 2023 al 2024, impegnandosi a mantenere i valori attuali.
Multe ridotte, quando è possibile usufruirne
Il fatto che le multe non abbiano subito un aumento dei prezzi, si presenta davvero come una buona notizia per tutti gli automobilisti. In quanto, tale rialzo, avrebbe davvero scatenato numerosi dibattiti.
Basta pensare, per esempio, a come già una semplice multa di divieto di sosta sarebbe potuta passare da 42 a 48 euro. O quelle per eccesso di velocità sarebbero andate da 173 a 695 euro.
In ogni caso, se avete ricevuto una multa sappiate che è possibile pagare una cifra ridotta rispetto a quella indicata.
Tuttavia, si tratta di un’agevolazione che, in genere, è già presente sotto forma di avviso scritto sulla sanzione cartacea.
Il suddetto avviso comunica infatti che se la multa sarà pagata nel corso di 5 giorni, potrete contare su un risparmio del 30% sulla cifra totale. Come detto, però, si tratta di un qualcosa che non è concesso a tutti i tipi di sanzioni. Per esempio, non è possibile ottenere un risparmio di 30% in caso di sanzione pecuniaria associata ad una sanzione accessoria, come la confisca del proprio veicolo.