La progressione nelle reti cellulari è comunemente identificata attraverso numeri crescenti che denotano le rispettive versioni. Negli ultimi anni, la quinta generazione, nota come 5G, ha guadagnato notevole popolarità tra smartphone e tablet, superando la precedente rete 4G, spesso denominata LTE (Long Term Evolution). La copertura del 5G in Italia varia tra gli operatori, ma al momento tutte le principali città sono raggiunte, con l’obiettivo estensione al 90% della popolazione entro il 2025.
Le differenze tra 5G e 4G sono sostanziali. Il 5G offre velocità superiori (raggiunge i 1 Gbps), bande più ampie e tempi di latenza diminuiti rispetto alla generazione precedente, oltre a ridurre la potenza emessa dalle stazioni di radio base.
I servizi differenti offerti dalle reti 4G e 5G
Parlando di 5G e 4G, ci riferiamo a due generazioni di tecnologie per la telefonia mobile e cellulare che regolamentano l’accesso a Internet in modalità wireless e lo scambio di dati. Al momento, entrambe coesistono, ma il 5G è destinato a sostituire completamente il 4G nel futuro.
Mentre il 4G si è concentrato sulla fruizione di video ad alta risoluzione, la nuova generazione mira a potenziare le prestazioni della rete e a consentire connessioni simultanee tra molti dispositivi con bassa latenza. Questi aspetti migliorano direttamente l’esperienza utente, rappresentando un notevole progresso. Il 5G migliora, dunque, tre aspetti cruciali rispetto al 4G:
- Velocità di trasmissione: esso può superare 1 Gbps, mentre il 4G consente circa 100-200 Mbps;
- Capacità: adopera una banda più estesa;
- Latenza: esso riduce la latenza di 30-50 volte.
Quest’ultimo aspetto è fondamentale e rappresenta uno degli obiettivi principali del 5G. Grazie alla ristretta latenza, è possibile supportare numerosi dispositivi, come nel caso del cloud gaming o dell’IoT (Internet delle cose), sfruttando le potenzialità della rete dello smartphone per offrire servizi avanzati.
Esaminando le differenze da un punto di vista tecnico, notiamo che il 5G in Italia utilizza frequenze più elevate rispetto al 4G, consentendo una maggiore densità di antenne. Ciò riduce la potenza emessa da ciascuna antenna e migliora il consumo energetico complessivo. Inoltre, le stazioni radio base sono in grado di modellare l’emissione elettromagnetica a seconda delle esigenze specifiche, consentendo connessioni più efficienti. Sebbene offra vantaggi significativi rispetto al 4G, è importante considerare anche le sfide ancora presenti ad esso associate, proprio come l’aumento delle antenne.