Tutte le applicazioni scaricabili tramite gli store mobile, come appunto App Store e Google Play, devono rispettare alcune condizioni precedentemente imposte da Apple o Google. Quindi, gli sviluppatori una volta programmata la loro applicazione devono sottometterla agli store in questione e richiedere la loro approvazione per indicizzarla. Queste richieste vengono vagliate dagli store che analizzano il contenuto di suddette app per comprendere se rispettano le linee guida che vengono imposte per quanto riguarda la sicurezza, la funzionalità e tutti i permessi richiesti.
Questi sistemi sono fondamentali per evitare che team di sviluppatori malintenzionati possano ideare dei metodi per riuscire ad eludere questi controlli.
Sono vari anche gli aspetti testati per quanto riguarda la sicurezza informatica. Tra questi aspetti troviamo la presenza di potenziali contenuti diffamatori o discriminatori e che incoraggiano la violenza; la presenza di contenuti sessuali o pornografici e commenti religiosi provocatori o fuorvianti. E non solo. Infatti, gli aspetti analizzati riguardano anche elementi che possono in qualche modo arrecare danni fisici (come app con parametri medici errati). Inoltre, verranno considerate tutte le adeguate misure di sicurezza
per la privacy e la ricerca di codici malevoli che vengono introdotti all’interno dell’applicazione in questione.Se le app analizzate sono indirizzate ai bambini tutte queste analisi vengono ulteriormente ristrette. Una volta terminata la fase di verifica lo store fornisce il proprio riscontro. Bisogna però tenere conto che questi controlli possono fallire e dunque potrebbero essere presenti negli Store applicazioni che possono essere potenzialmente poco sicure.
Tornando all’app di Temu, come anticipato Grizzly Research nel suo report ha esposto alcuni seri dubbi riguardo la legittimità dell’app in questione e ha contestato anche la pulizia del codice implementato nell’applicazione di Temu. Nonostante questo l’app è ancora scaricabile da tutti gli utenti. Perché?
La motivazione della presenza dell’app di Temu all’interno degli Store può essere solo una: Apple e Google, ad oggi, considerano l’applicativo come sicuro e rispettoso delle linee guida da loro imposte. Nonostante questo, la legittimità dell’applicazione non ha ancora ricevuto un riscontro ufficiale. I pareri contrastanti a riguardo sono molti e solo con analisi approfondite condotte dalle aziende degli store sarà possibile fornire dei riscontri concreti.
In questo contesto, il report di Grizzly Research deve essere considerato come un documento tecnico che espone risultati ottenuti da alcuni test, ma che non costituisce una prova assoluta utilizzabile per condannare l’applicativo in questione. La parola finale spetta, dunque, a Google ed Apple.