Nel giorno del ritorno di Sam Altman in OpenAI, la società annuncia la disponibilità di ChatGPT Voice per tutti gli utenti, non limitandola ai soli abbonati di ChatGPT Plus. Come suggerisce il nome, questa funzione consente di interagire verbalmente con il chatbot.
Non si tratta di una novità assoluta, poiché ChatGPT Voice era stato annunciato lo scorso settembre con l’obiettivo di offrire un’esperienza d’intelligenza artificiale diversificata. Attraverso questa caratteristica, il chatbot si trasforma in un assistente virtuale con il quale è possibile dialogare per ottenere risposte alle domande inviate attraverso prompt vocali.
Gli utenti avranno la possibilità di avviare una conversazione con il chatbot utilizzando la voce. La nuova funzione si basa su un modello di sintesi vocale avanzato capace di generare un audio simile a quello umano partendo dal testo in pochi secondi. OpenAI menziona una collaborazione con doppiatori professionisti che hanno contribuito a creare le voci presenti nel chatbot, ma si fa anche uso di Whisper per trascrivere le parole in testo.
ChatGPT Voice è accessibile sia su iOS che su Android. Per accedervi, è necessario toccare l’icona a forma di cuffie nella parte inferiore destra della schermata iniziale e installare l’ultima versione dell’applicazione.
Il notevole successo di ChatGPT Plus, in gran parte attribuibile alle nuove funzionalità lanciate all’inizio di novembre, potrebbe aver causato il disservizio di ChatGPT dell’8 novembre, verificatosi proprio in concomitanza con il Dev Day e diffusosi su scala globale. La portata dell’evento, risolto in poche ore dagli ingegneri di OpenAI, potrebbe indicare che già una settimana fa i server dell’azienda erano sotto pressione a causa dell’alto numero di nuove iscrizioni.
Attualmente, non è disponibile una data per la riapertura delle iscrizioni a ChatGPT Plus. Tuttavia, è ragionevole ipotizzare che saranno nuovamente accessibili nei prossimi giorni o settimane. Al contrario, sembra che coloro che sono già iscritti al programma a pagamento non subiranno conseguenze dai recenti cambiamenti implementati da OpenAI.