La sanità di tutto il mondo sta combattendo una battaglia davvero difficile e pericolosa contro i batteri a causa dell’antibiotico-resistenza.
Come sappiamo, quando nel nostro corpo è in corso un’infezione causata da un batterio, il medico ci prescrive un ciclo di antibiotici per combatterla e tornare alla normalità.
A partire dalla metà degli anni Quaranta l’uomo ha iniziato a fare un larghissimo uso di questi medicinali, spesso utilizzati anche in modo improprio.
Il problema è che quest’uso improprio può portare all’aumento di batteri che sviluppano una forte antibiotico-resistenza, rendendo le infezioni molto più pericolose e potenzialmente mortali.
L’utilizzo eccessivo di questi farmaci, l’uso che ne viene fatto in agricoltura e la cattiva igiene possono portare alla proliferazione di batteri in grado di moltiplicarsi anche in presenza di antibiotici.
Una nuova scoperta effettuata dell‘Università del Texas e dell’Università del Delaware potrebbe dare una grossa mano nello studio per bloccare la resistenza dei batteri agli antibiotici.
In particolare si è scoperto che un batterio, l’Escherichia coli, è in grado di immagazzinare dei ricordi.
L’E Coli è un batterio a forma di bacillo presente in grandi quantità all’interno dell’intestino di molti mammiferi e la maggior parte delle sue varianti sono del tutto innocue.
Lo studio ha scoperto come questi batteri siano in grado di prendere delle decisioni basandosi sull’esperienze passate e trasmetterle anche alle generazioni successive, almeno fino alla quarta. Gli esperimenti sono stati condotti mediante l’utilizzo del ferro intracellulare durante il brulicamento su una piastra.