La Cina, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, sembra che abbia in programma l’intenzione di rivoluzionare totalmente il settore tecnologico. Questo attraverso la realizzazione di un nuovo supercomputer, in grado di svolgere più di 13 trilioni di operazioni al secondo.
A diffondere ufficialmente la notizia è stata Giuseppina Perlasca. La quale, il 25 Novembre 2023, si è impegnata a scrivere e pubblicare un articolo a riguardo. Articolo che faceva appunto riferimento alla presentazione del nuovo supercomputer cinese.
Ma vediamo meglio quali sono le sue caratteristiche principali.
Cina e supercomputer, i risultati sono sorprendenti
La Cina, come sempre, investe una grande quantità di capitali per il settore tecnologico. Tanto è vero che la realizzazione del suo nuovo supercomputer ne è una prova effettiva.
Dotato di un processore con 384 core, il supercomputer dispone della CPU Sunway SW26010 Pro. Questa tecnologia è stata prodotta internamente, al fine di ampliare le capacità di supercomputing cinesi e ridurre, in questo modo, le dipendenze del paese dalla tecnologia estera.
Infatti la suddetta CPU, presentata per la prima volta durante la conferenza SC23 dal National Supercomputing Center di Wuxi, rappresenta una versione più aggiornata del Sunway SW26010. Stiamo parlando del processore che ha alimentato il supercomputer Sunway TaihuLight. Ovvero la macchina che, tra il 2016 al 2017, è riuscita a classificarsi come il computer più veloce al mondo.
Ebbene, partono da questo presupposto già di per sé eccezionale, sembra proprio che la CPU del nuovo supercomputer, sia in grado di aumentare di quattro volte la qualità e la velocità delle sue prestazioni FP64. Insomma stiamo parlando di un vero e proprio miracolo della tecnologia.
In conclusione
In conclusione, potremmo quindi dire che, la CPU Sunway SW26010 Pro, rappresenta, a tutti gli effetti, un importante passo avanti per l’industria cinese del supercalcolo.
La vicenda infatti, dimostra il desiderio di ambizione ed innovazione del paese, in vari ed importanti ambiti di studio, come la ricerca scientifica, l’intelligenza artificiale e la sicurezza nazionale.