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L’intelligenza artificiale è riuscita ad ingannare Google

L’intelligenza artificiale sta sviluppando capacità sempre più complesse e sorprendenti.
Tanto è vero che, ad oggi, le immagini generate da questo tipo di tecnologia, stanno diventando così realistiche che ormai risulta quasi impossibile riuscire a distinguerle da quelle realizzate dall’uomo.

A tal proposito un caso che ha fatto molto discutere e riguarda quello del famoso cantante hawaiano, Israel Kamakawiwoʻole, venuto a mancare nel 1997.
Ebbene se cercate il suo nome sulla barra di ricerca di Google riuscirete a trovare una foto dell’uomo che sembra davvero autentica, ma che ovviamente è stato generata dall’intelligenza artificiale.

I dibattiti attuali sull’intelligenza artificiale

A parlare dei pericolosi inganni generati dal l’ intelligenza artificiale, è stato un professore della Wharton School dell’Università della Pennsylvania. E infatti ha affermato che siamo arrivati ad un punto in cui, qualsiasi cosa che appare su internet, che sia sotto forma di immagine, video o testo non può essere mai considerata reale al 100%

. In quanto, creare falsi, ad oggi, è davvero molto semplice.

Sull’argomento è intervenuto anche un professore della Bentley University, Noah Giansiracusa. Il quale ha sostenuto che le immagini realizzate dall’IA presentano ancora dei piccoli errori che possono aiutarci a distinguerle da quelle originali. Per esempio, per quanto riguarda la foto di Israel Kamakawiwoʻole, egli viene mostrato con in mano una chitarra, ma tutti sanno che era famoso per il suo ukulele. Dunque l’immagine non è da considerarsi reale.

Tuttavia, tutta questa situazione, apre le porte per la risoluzione di un nuovo problema di cui Google si dovrà occupare. Si tratta infatti, del miglioramento delle capacità del motore di ricerca di presentare, tra i primi risultati, immagini reali, piuttosto che quelle generate dall’intelligenza artificiale.

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Pubblicato da
Ilenia Violante