Nonostante la sua dimensione apparentemente modesta e la posizione remota nei bellissimi Caraibi, l’isola Anguilla, un territorio britannico, sta emergendo come un attore importante nel settore tecnologico. La chiave di questo successo risiede nel suo dominio nazionale per siti internet: “.ai”. Assegnato dall’Internet Assigned Numbers Authority (Iana), questo ha suscitato l’interesse di aziende e start-up operanti nell’intelligenza artificiale.
Il dominio sul o dell’intelligenza artificiale?
L’isola, con una popolazione di circa 15mila abitanti, ha visto crescere notevolmente l’attenzione verso di sé grazie a questa fortunata coincidenza. Il dominio .ai è diventato un dettaglio digitale prezioso in un’era in cui l’intelligenza artificiale sta guadagnando terreno in vari settori. Start-up come Character.a o Stability.ai, insieme a giganti della tecnologia come Facebook, Google e Microsoft, hanno adottato tale dominio per le loro attività nel campo.
L’uso strategico di questo dominio potrebbe portare a benefici significativi per l’economia locale
. Gli esperti stimano che le
entrate dalle registrazioni di siti web con estensione .ai potrebbero raggiungere fino a
30 milioni di dollari nel 2023. Questo rappresenterebbe
circa il 10% del prodotto interno lordo (PIL) annuale di Anguilla, che nel 2021 era di
288 milioni di dollari.
Il caso di Anguilla si inserisce in una tendenza più ampia di piccoli Stati che sfruttano i loro ambiti domini web per generare entrate. Tuvalu ha usato infatti il dominio “.tv” per accordi di licenza nel settore televisivo, Montenegro ha trasformato “.me” in un brand per servizi web personali e Micronesia ha interessato le stazioni radio con l’ “.fm.” Queste strategie dimostrano come l’uso intelligente delle risorse digitali possa contribuire in modo significativo allo sviluppo economico tale da sostenere un intero territorio. Anguilla è così sulla strada per aprire nuove opportunità e plasmare un futuro più prospero per i suoi abitanti.