Un fenomeno marino altamente pericoloso e distruttivo sono le onde anomale, attenzione non gli tsunami, questi ultimi sono infatti fenomeni molti più devastanti e sono quasi totalmente causati da terremoti le cui onde generano maree che si traducono appunto in colonne d’acqua alte e lunghe migliaia di metri, le onde anomale invece hanno un meccanismo di formazione completamente diverso e seppur in misura inferiore rispetto ai precedenti, hanno anch’esse un carattere altamente distruttivo.
Riuscire a prevedere dunque quando e dove colpiranno le onde anomale potrebbe essere utilissimo per ridurre i danni da esse causati e soprattutto evitare che i bagnanti o i surfisti ad esempio rischino di perdere la vita, ed ecco che qui ci corre in aiuto l’IA grazie ad un team di ricercatori che ha deciso di dedicarvici.
Un team di ricerca ha deciso dunque di addestrare un LLM sulla base di 700 anni di dati oceanici composti da secoli di dati storici e di dati di 158 boe oceaniche, così facendo sono riusciti a ottenere un’IA che è stata in grado di prevedere con molta precisione dove si sarebbe formata un’onda anomala, l’autore Dion Hafner ha spiegato che: “Sono causate da una combinazione di diversi elementi, che fino ad ora non erano stati accomunati in un unico fattore di rischio.”
L’analisi ottenuta ha dimostrato che le onde in questione si verificano molto spesso e hanno una cadenza di circa 100.000 eventi l’anno, ora dunque grazie a questo strumento sarà possibile scoprire dove si formeranno questi eventi ed evitarli per garantire una maggiore sicurezza a tutti bagnanti e imbarcazioni.