Un’altra realtà emergente è rappresentata dalla Cina, che mira a giocare un ruolo significativo nelle grandi costellazioni satellitari destinate alla fornitura di Internet. Il progetto cinese chiamato Guowang ha visto il recente lancio del primo satellite dimostrativo, il ChuangXin-20. Tuttavia, le informazioni dettagliate sono attualmente scarse, poiché le agenzie cinesi hanno rilasciato solo dichiarazioni generiche, limitandosi a menzionare l’utilizzo di un razzo spaziale Lunga Marcia 2D Y59 con uno stadio superiore Yuanzheng-3 Y2. Questo lancio ha segnato il 498° lancio di un razzo spaziale della famiglia Lunga Marcia, comprendente una vasta gamma di modelli progettati per soddisfare diverse esigenze di lancio.
Il satellite ChuangXin-20 è progettato per testare le tecnologie di trasmissione dati da un’orbita bassa terrestre alle antenne e alle stazioni di terra. In futuro, è probabile che il lancio di più satelliti avvenga attraverso razzi spaziali di dimensioni maggiori, come il Lunga Marcia 5B, precedentemente utilizzato per mettere in orbita i moduli della stazione spaziale cinese Tiangong.
Il lancio del ChuangXin-20 è avvenuto con successo alle 11:00 (ora italiana) dallo spazioporto Xichang Satellite Launch Center. L’utilizzo di uno stadio Yuanzheng-3, capace di trasportare fino a venti satelliti diversi in orbite differenti, sottolinea la flessibilità di questa piattaforma.La China Aerospace Science and Technology Corporation (CAST) ha dichiarato che un razzo spaziale Lunga Marcia 2D può posizionare uno o più satelliti in orbita fino a 700 km di altitudine con un’orbita eliosincrona, avendo una capacità massima di 1,3 tonnellate. Questo razzo, caratterizzato da due stadi alimentati a propellente liquido a temperatura ambiente, è stato utilizzato in questo caso per il trasporto di un satellite dedicato alla connettività Internet. Successivamente, il razzo ha impiegato i propri propulsori per eseguire con successo il deorbiting, sebbene rimanga la possibilità che i satelliti fossero più di uno.
La Cina, oltre a focalizzarsi sulle costellazioni satellitari in orbita bassa, sta esplorando l’implementazione di satelliti geostazionari che possano coprire l’intera superficie del paese asiatico. Questi satelliti avranno un’applicazione diversa, poiché non saranno adatti per l’utilizzo in territori lontani e avranno latenze superiori. L’obiettivo generale è raggiungere una capacità di 500 Gbps con diversi satelliti, contribuendo così a fornire connettività su scala nazionale e globale. Questi sforzi possono avere impatti significativi sia a livello commerciale che militare, inserendosi in un contesto in cui la capacità di lanciare un gran numero di satelliti diventa sempre più critica per soddisfare le crescenti esigenze connettive del mondo moderno.