Se vi siete mai chiesti quale sia stata la più grande eruzione vulcanica di tutti i tempi, bisogna tornare al 1815.
Anno durante il quale è avvenuta la terribile eruzione del vulcano Tambora in Indonesia.
Un fenomeno che ebbe ripercussioni a livello ambientale quasi catastrofiche.
Non a caso l’esplosione determinò la morte istantanea di più di 10.000 persone, oltre alla diffusione di migliaia e migliaia di detriti che furono gettati e si estesero senza sosta, in tutta l’atmosfera.
Insomma, una scena degna del più terribile film a tema apocalittico.
L’eruzione vulcanica a cui si deve il famoso anno senza estate
L’eruzione aveva causato l’emissione di pericolosi gas, tra cui l’anidride solforosa, che
raggiunsero la stratosfera.
Questa sostanza, una volta emessa, si trasforma in acido solforico e restare nell’atmosfera anche per diversi anni.
Oltre al pericolo che tale gas rappresentava per la salute dell’uomo, le enormi quantità emesse di questa sostanza furono tali da impedire persino all’energia solare di raggiungere la superficie terrestre, causando un suo inevitabile raffreddamento.
Ecco perché questo fenomeno è noto alla storia come l’anno senza estate.
L’emisfero settentrionale fu quello più colpito da questa catastrofe ambientale. In Inghilterra a Giugno la neve raggiungeva i 51 cm. Ma anche per l’Irlanda, la situazione non fu affatto semplice. Infatti, nei mesi tra Maggio a Settembre, la pioggia cadde ininterrotta per
142 giorni su 153.
In Indonesia, l’eruzione causò la morte di decine di migliaia di persone nelle isole vicine. Molte delle quali morte persino per la fame, a causa della scarsità del raccolto, dell’acqua contaminata e della distruzione delle foreste.
Ma non è finita qui.
l’Asia venne colpita da una terribile epidemia di colera, mentre in America molti raccolti fallirono, spingendo le persone ad emigrare verso ovest.
Insomma l’anno senza estate rappresenta, a tutti gli effetti, uno degli eventi ambientali più catastrofici della storia del nostro pianeta.