Il produttore Eric Newman, intervistato dalla rivista SFX per il suo ultimo numero, ha condiviso che in quel momento Zack Snyder stava vivendo una delle esperienze professionali più difficili della sua vita. Newman, noto per aver prodotto il remake di “Dawn of the Dead” di Snyder e attuale co-produttore di “Rebel Moon”, ha aggiunto che il regista non era convinto di tornare a lavorare nel campo cinematografico.
Snyder stesso ha spiegato: “Sapevo cosa avevo realizzato con ‘Justice League’, ma nessuno aveva visto quel film: non esisteva per il mondo”. Ha continuato dicendo che, considerando la durata di quattro ore di “Justice League”, l’idea di realizzare una serie televisiva di otto ore non gli sembrava un problema insormontabile. Inizialmente, immaginava di dirigere tutti gli otto episodi, creando una sorta di “House of the Dragon” ambientato nello spazio. La proposta di Netflix era chiara: creare un “Game of Thrones” nello spazio.
Snyder si era sentito attratto da questa idea, ma alla fine, per garantire la qualità del progetto, che si presentava come molto ambizioso, ha optato per la realizzazione di un film.Il successo ottenuto con la “Snyder Cut” di “Justice League” ha giocato un ruolo significativo nel far sentire nuovamente a Snyder la sua comfort zone nel formato cinematografico. Newman ha sottolineato come il regista si sia riappropriato del suo spazio creativo e abbia deciso che un film era la scelta migliore per portare avanti questa nuova avventura.
Deborah Snyder, moglie del regista e co-produttrice di “Rebel Moon”, ha aggiunto che, sebbene in futuro potrebbero esserci delle serie televisive ambientate nel mondo di “Rebel Moon”, il cinema e il formato filmico rappresentavano la soluzione migliore per ottenere il budget necessario per un progetto così ambizioso.
La prima parte di “Rebel Moon” è attesa per il 22 dicembre, mentre la seconda parte, intitolata “Rebel Moon 2”, è programmata per il 19 aprile 2024. Con questa nuova saga, Zack Snyder si appresta a esplorare un territorio narrativo totalmente inedito, affascinando il pubblico con la sua visione distintiva e la sua abilità di creare mondi cinematografici coinvolgenti.