È importante distinguere il bollo auto dall’assicurazione dell’automobile, che è obbligatoria solo quando il veicolo è effettivamente in circolazione. Il bollo, d’altra parte, è una tassa legata all’intestazione del veicolo e non alla sua circolazione. La sua periodicità è annuale, e a partire dal 2020, i fondi derivanti da questa tassa non vanno più direttamente alle casse dello Stato, ma vengono devoluti alle singole regioni. Le entrate così generate sono destinate a migliorare la sicurezza stradale e a finanziare progetti di lavori, manutenzione e servizi stradali.
L’evasione del pagamento del bollo auto è sanzionata con multe considerevoli e può addirittura comportare la radiazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico. Questa severità delle sanzioni è finalizzata a garantire il rispetto dell’obbligo fiscale e a scoraggiare eventuali comportamenti elusivi da parte dei proprietari di veicoli.
Esistono, tuttavia, alcune categorie di proprietari di veicoli che sono esentate dal pagamento del bollo. Tra queste ci sono:
Altre categorie di esenzione riguardano i proprietari che presentano disabilità gravi, conformemente alla legge 104. Quest’ultima prevede l’esenzione per coloro che sono affetti da handicap rilevanti, nonché per i non vedenti e i sordi.
Va sottolineato che le Regioni hanno il potere di decidere autonomamente di estendere ulteriormente l’esenzione del bollo a determinate categorie di veicoli. Ad esempio, molte regioni hanno deliberato l’esenzione per le automobili elettriche o ibride, incoraggiando così l’adozione di veicoli a basso impatto ambientale.
Ad ogni modo, il bollo auto rimane una tassa controversa, ma il suo versamento è un obbligo fiscale fondamentale per i proprietari di veicoli, finalizzato a finanziare servizi e progetti a beneficio della sicurezza stradale e della manutenzione delle infrastrutture stradali.