Se stavate pensando che lo sviluppo costante dell’intelligenza artificiale non conoscesse limiti, sbagliate di grosso.
O almeno questo è quello che pensa Brad Smith, presidente di Microsoft, la nota azienda multinazionale di informatica.
Infatti, secondo Smith, entro i prossimi 12 mesi, non vi è alcuna possibilità che l’intelligenza artificiale riesca a raggiungere un livello di sviluppo e crescita tale che la renderà tale tecnologia in grado di diventare molto più competenti delle persone.
Anzi, l’uomo sostiene proprio che per una “super” tecnologia di questo tipo, ci sarà da aspettare almeno qualche decennio.
Le dichiarazioni di Brad Smith, tuttavia non sono casuali.
Esse, nascono in seguito all’avvento di una vicenda che ha visto protagonista la società Open AI e il suo fondatore, Sam Altman.
Infatti, OpenAI, la più grande società al mondo di intelligenza artificiale generativa e conversazionale, ha finito per licenziare, in maniera provvisoria, il suo famoso amministratore delegato, Sam Altman.
Secondo quanto affermato dal consiglio della società, il motivo di tale licenziamento è da imputare al fatto che Altman sembra non sia stato sempre sincero con il Consiglio
Tuttavia, altri dirigenti, hanno affermato che non sia propriamente questa la verità.
Di recente, si è parlato appunto di Sam Altman, e del suo progetto che avrebbe creato un nuovo “tipo”‘Intelligenza Artificiale Generale, chiamata Q*. Una tecnologia che potrebbe condurre ad un tipo IA “senziente”.
A tal proposito, quindi, alcuni ricercatori di OpenAI hanno considerato Q* pericoloso per tutte le sue possibili conseguenze indesiderate sulla sicurezza dell’umanità intera.
Cosa che è stata smentita online sempre grazie ad una nuova fuga di notizie.
Ad ogni modo, un altro argomento su cui Smith ha centrato la sua attenzione sull’importanza di avere “interruttori di sicurezza” nei sistemi di Intelligenza Artificiale. Ovvero sistemi volti a tenere sempre sotto controllo gli attuali sviluppi e funzionalità dell’intelligenza artificiale