I siti di dating hanno raggiunto una popolarità molto vasta, soprattutto durante il periodo della pandemia da Covid-19.
In Italia, per esempio, almeno il 28% dei cittadini ha utilizzato una volta in vita sua delle applicazioni per gli incontri e le più conosciute in assoluto sono Meetic, Badoo e Tinder.
Per gli utenti gli aspetti più importanti per scegliere un sito di incontro sono innanzitutto la facilità d’uso e poi successivamente essere in condizione di scambiarsi dei messaggi in modo semplice e di esaminare le fotografie degli altri utenti.
Effettivamente, trovare delle persone con cui uscire su questa tipologia di applicazioni è estremamente semplice e ti apre un mondo di infinite possibilità di scelta.
Ma vi siete mai chiesti cosa c’è dietro al funzionamento di questi siti e su cosa si basa l’algoritmo che li controlla?
Siti di dating, come funziona l’algoritmo?
Soo-Haeng Cho, professore della Tepper School of Business della Carnegie Mellon, si è posta proprio questa domanda e insieme ad altri colleghi ha condotto uno studio relativo al funzionamento dei siti di incontri e sui loro algoritmi.
La ricerca ha coinvolto 240.000 utenti della principale applicazione per incontri asiatica e dopo tre mesi di studio si è scoperto che esiste una diseguaglianza sulla raccomandazione di alcuni utenti rispetto ad altri.
Lo studio ha infatti evidenziato che gli utenti più popolari, che ricevono più like e più messaggi, sono messi più in evidenza, e proposti più spesso, rispetto a quelli che hanno meno interazioni.
I motivi, come al solito, sono meramente economici: mostrando in primo piano e più frequentemente gli utenti più popolari si hanno maggiori interazioni che si traduce in più guadagni per la piattaforma.