Il processo di transizione da una fatturazione bimestrale a una mensile anticipata avverrà gradualmente. Nel primo conto telefonico emesso dopo il 31 gennaio, verranno addebitati due canoni, uno per il mese precedente e uno per quello successivo. Successivamente, a partire dalla bolletta successiva a questa fase di transizione, sarà addebitato un unico canone mensile, ovviamente anticipato.
Questa non è la prima volta che Vodafone introduce la fatturazione mensile; già verso la fine di settembre di quest’anno, alcuni piani di rete fissa avevano subito modifiche simili, ma con un meccanismo di addebito posticipato. Attualmente, non è chiaro se le condizioni di fatturazione rimarranno differenti in base al tipo di offerta sottoscritta o se, nel corso dei prossimi mesi, Vodafone allineerà tutti i contratti a questa nuova modalità di fatturazione.
Per quanto riguarda i costi, è importante sottolineare che non ci saranno cambiamenti per i clienti coinvolti. Tuttavia, nonostante non si tratti di rimodulazioni tariffarie, la nuova modalità di fatturazione va considerata come una modifica delle condizioni contrattuali. Di conseguenza, gli utenti interessati hanno la possibilità di cambiare operatore
(raccomandabile effettuare un confronto delle offerte Internet casa nella propria area per valutare la convenienza) o di dismettere la linea senza incorrere in costi di disattivazione o penali.Le modalità di disdetta sono le stesse già applicate in precedenza per gli aumenti tariffari di Vodafone. Gli utenti possono presentare una richiesta entro 60 giorni dalla data di emissione della fattura, utilizzando uno dei seguenti canali: compilando il form online disponibile sul sito ufficiale dell’operatore, recandosi personalmente presso un negozio Vodafone, contattando l’assistenza clienti Vodafone tramite telefono (chiamando il numero gratuito 190), inviando una raccomandata A/R all’indirizzo Servizio Clienti Vodafone, casella postale 190 – 10015 Ivrea (TO) o inviando una PEC all’indirizzo servizioclienti@vodafone.pec.it. In ogni caso, è necessario allegare la fotocopia di un documento di identità e specificare come causale del recesso “Modifica delle condizioni contrattuali”.
Vodafone ha assicurato che il recesso non comporterà l’annullamento delle rate residue di eventuali dispositivi associati alle offerte. Gli utenti hanno la possibilità di continuare i pagamenti secondo la cadenza concordata all’inizio del contratto o di saldare gli importi rimanenti in un’unica soluzione, specificandolo nella richiesta di recesso o contattando direttamente l’assistenza Vodafone.
È importante sottolineare che, nel caso di apparati forniti in comodato d’uso (come modem, decoder, ecc.), questi dovranno essere restituiti. Le modalità di restituzione, comunicate da Vodafone, sono necessarie per non incorrere in penali, generalmente pari al valore del dispositivo non restituito. Per ulteriori dettagli sulla modifica contrattuale e sulle modalità di recesso, si consiglia di contattare il customer care dell’operatore.