Google posticipa il lancio di Gemini, il sistema che diventerà secondo gli esperi il rivale di ChatGPT secondo le ultime indiscrezioni provenienti da fonti interne. Inizialmente previsto per la prossima settimana con eventi pianificati in diverse città degli Stati Uniti, hanno posticipato il debutto del chatbot a causa di alcune sfide relative al supporto linguistico globale.
Secondo quanto riportato da The Information, il CEO di Google, Sundar Pichai, avrebbe preso la decisione di ritardare il lancio dopo valutazioni interne che hanno evidenziato problemi nella gestione affidabile di alcune query non inglesi da parte dell’intelligenza artificiale del chatbot. La capacità di supportare diversi linguaggi globali è un elemento chiave nella strategia di Google per sfidare ChatGPT e modelli simili come GPT-4. Se prima non risolvono questo aspetto cruciale non potranno scendere in campo.
Nonostante alcuni test abbiano dimostrato che Gemini ha superato GPT-4 in diverse occasioni grazie a una maggiore potenza di calcolo, la necessità di garantire una risposta affidabile e coerente a livello globale ha spinto il CEO a prendere la dura ma scelta decisione di posticipare il lancio.
La notizia è giunta inaspettatamente, soprattutto considerando le precedenti dichiarazioni di Pichai lo scorso novembre, in cui aveva enfatizzato il focus dell’azienda sul rilascio tempestivo di Gemini 1.0 per garantire competizione e innovazione. Il rinvio potrebbe indicare l’importanza che Google attribuisce a una perfetta implementazione delle funzionalità globali
dell’intelligenza artificiale prima del debutto sul mercato.La sfida tra le tecnologie nell’ambito dei chatbot e dei modelli di linguaggio è sempre più intensa e questa posticipazione di Google Gemini suggerisce che l’azienda è determinata a offrire un prodotto completo e all’avanguardia per affrontare la concorrenza nel modo più efficace possibile. Riuscirà davvero a battere ChatGPT? Per saperlo dovremo attendere e nel frattempo restiamo con il fiato sospeso.
Gemini rappresenta una nuova frontiera nei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) introdotti da Google, mirati a competere con altri chatbot basati sull’intelligenza artificiale in un mercato in costante crescita.
Secondo quanto dichiarato da Demis Hassabis a giugno, CEO di Google DeepMind, questo innovativo sistema ha la capacità di analizzare i dati disponibili, apprendendo in modo autonomo nuove conoscenze per migliorare progressivamente le proprie abilità. La società ha progettato Gemini in modo che si adatti autonomamente alle esigenze degli utenti, raffinando costantemente le sue capacità per fornire risposte sempre più precise e personalizzate. Sfruttando algoritmi avanzati di apprendimento automatico, il Chatbot è in grado di comprendere il linguaggio naturale e rispondere alle domande degli utenti in modo colloquiale.