Disney così come tutte le aziende di streaming che conosciamo ovviamente non è esente dal bisogno nonché dall’obbiettivo di guadagnare, l’azienda produttrice di cartoni, videogiochi e serie TV ha ormai da anni lanciato la propria piattaforma di streaming Disney+ e dopo un lungo periodo di stabilità si appresta ad attuare una politica di aumento dei prezzi.
Seguendo la scia di Netflix infatti l’azienda ha deciso in primis di introdurre tre differenti piani d’abbonamento, uno standard con pubblicità, uno standard senza pubblicità e quello premium che corrisponde al precedente abbonamento completo.
La differenza tra i tre piani, oltre quelle banalmente intuibili consistono in alcuni vantaggi che in quelli base non abbiamo, parliamo ovviamente della risoluzione disponibile, la qualità dell’audio ed il numero di dispositivi utilizzabili, il catalogo di contenuti disponibili è invece completamente identico tra le opzioni.
Aumento dei prezzi
I tre abbonamenti dunque ora sono così organizzati e composti:
- Disney+ Standard con pubblicità: 5,99 mensili (nessun abbonamento annuale)
- Disney+ Standard: 8,99 mensili o 89,90 all’anno
- Disney+ Premium: 11,99 mensili o 119,90 all’anno.
Come facile da intuire il prezzo è lievitato in quanto il piano standard si è evoluto in quello premium e per averne i vantaggi è necessario dunque pagare di più, il piano premium infatti offre il 4K con HDR Dolby Vision e audio Dolby Atmos, mentre con quello standard dovrete accontentarvi del 1080p.
Ora che i piani sono entrati in vigore, gli utenti hanno dovuto scegliere a quale passare, il piano con pubblicità è letteralmente identico a quello standard ma con delle interruzioni pubblicitarie casuali.