Google, il motore di ricerca più diffuso e conosciuto al mondo, apre le porte all’intelligenza artificiale, nasce così uno dei suoi ultimi e più ambiziosi progetti, Gemini.
Gemini, rappresenta la risposta di Google a ChatGPT, un qualcosa che stavamo aspettando ormai da molto tempo.
Esso infatti è, a tutti gli effetti, il primo modello di intelligenza artificiale multimodale, che il gigante dell’informatica ha presentato, in linea ufficiale, nel corso della conferenza per gli sviluppatori I/O che si è tenuta a Maggio.
Ma vediamo meglio di cosa si tratta e come questa nuova tecnologia si differenzi da chatGPT.
Innanzitutto Gemini è stato addestrato su una generazione di acceleratori proprietari Tensor Processing Units (TPUs) V4 e v5, considerati da Google molto più potenti ed efficienti.
A differenza di ChatGPT, presenta una capacità di ragionamento multimodale.
Ciò vuol dire che tale tecnologia è in grado di dare senso a informazioni scritte e visive complesse. Per esempio, riesce a contestualizzare quello che vede e rispondere alle domande relative ad argomenti complicati come la fisica o la matematica.
Un’altra caratteristica fondamentale di Gemini riguarda la sua capacità di funzionare su qualsiasi dispositivo, dai data center ai dispositivi mobili.
Essa si presenta infatti in tre versioni diverse, abbiamo: