Nel 2019, LG faceva il primo tentativo con il G8s ThinQ, presentando al mondo il concetto di smartphone controllabile tramite gesti della mano. Il progetto, però, non ebbe successo. Ora, Realme riprende l’idea con il lancio del suo nuovo flagship, il Realme GT 5 Pro, in Cina, portando una ventata di innovazione nel settore degli smartphone.
La caratteristica chiave dello smartphone è il riconoscimento dell’impronta digitale del palmo della mano, grazie alla fotocamera frontale da 32 MP del nuovo modello e agli algoritmi avanzati. Questo sistema, sostituendo i tradizionali sensori ToF e le luci a infrarossi, permette di sbloccare automaticamente il Realme con un gesto semplice e veloce.
La fotocamera del Realme GT 5 Pro è progettata per identificare l’impronta digitale del palmo della mano dell’utente, persino quando questo si trova a una certa distanza dal dispositivo. Lo sblocco tramite impronta è attivo anche quando lo schermo è spento, eliminando la necessità di “svegliare” il dispositivo manualmente per attivare la scansione.
Realme sostiene che lo sblocco tramite il palmo della mano è più veloce del riconoscimento facciale bidimensionale, grazie a un training basato sul machine learning eseguito su 10.000 smartphone. L’azienda ha confermato che questa caratteristica non solo offre velocità, ma anche un alto livello di sicurezza, superando test con più di 10 milioni di “attacchi” diversi.
Il tentativo della società di riportare in auge le gesture nei dispositivi potrebbe rappresentare un nuovo approccio nella navigazione e nell’interazione con i dispositivi mobili. La capacità di sblocco automatico tramite il palmo potrebbe offrire una soluzione comoda e sicura, ma la reale adozione di questa funzionalità dipenderà dall’esperienza utente effettiva. Gli smartphone presentano, come si sa, sistemi come il Touch ID o il Face ID, la Realme cerca di differenziarsi introducendo un elemento unico e distintivo. Resta da vedere se questa innovazione sarà accolta positivamente e se altre aziende seguiranno l’esempio.