L’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) ha pubblicato un rapporto che fornisce dati sul mercato automobilistico europeo. Mentre la vendita complessiva di automobili nell’Unione Europea è cresciuta del 17% nei primi tre trimestri del 2023, con una previsione del 12% per l’intero anno, ci sono preoccupazioni riguardo all’invasione delle auto cinesi nel mercato europeo.
Le auto elettriche hanno registrato una crescita significativa del 55% su base annua nei primi nove mesi di quest’anno, con una quota di mercato prevista del 14.5% entro la fine mese. Ciononostante, ci sono notevoli differenze tra i paesi europei, con l’Italia che rappresenta solo il 3.9% delle vendite delle auto, mentre la Norvegia ha un’impressionante quota dell’83%.
Per quanto riguarda la produzione di automobili, nei primi tre trimestri dell’anno nell’UE sono state prodotte più di nove milioni di auto, segnando un aumento del 14% rispetto al 2022. Il Giappone ha registrato però una crescita ancora maggiore del 18.5%, con 5.6 milioni di veicoli prodotti.
La Cina è emersa come il principale importatore di automobili nell’UE in termini di valore e volumi, con una crescita del 58.1%
, rappresentando il 17.2% del mercato. Questo ha sollevato preoccupazioni a Bruxelles riguardo a un’eventuale invasione delle auto elettriche cinesi, mentre le aziende europee stanno appena iniziando ad entrare nella creazione e nella vendita delle EV. Questi dati riflettono la crescente importanza del settore delle auto elettriche, ma evidenziano al contempo anche le sfide e le competizioni globali che le case automobilistiche europee stanno affrontando, in particolare nell’ambito delle nuove tecnologie.In Italia, l’adozione delle auto elettriche sembra procedere a passo lento, e ci sono diversi fattori che contribuiscono a questa tendenza. Nonostante la crescente consapevolezza ambientale, non hanno ancora conquistato la strada italiana come in altre nazioni europee. Non esiste alcuna antipatia particolare, ma è una scelta ragionata dei cittadini.
I costi elevati, la mancanza di colonnine sul territorio funzionano da deterrenti per l’acquisto. Altro motivo è che le auto elettriche sono spesso considerate come veicoli secondari. Coloro che possiedono un garage privato per la ricarica potrebbero possedere anche due vetture, ma questo va a limitare la portata dell’elettrificazione nell’uso quotidiano.