Nel corso del mese di luglio di quest’anno, Spotify ha preso una decisione significativa riguardo ai pagamenti sull’App Store, sospendendo la possibilità per gli utenti Apple di effettuare transazioni in-app per gli abbonamenti. Tale mossa è stata motivata dalle crescenti lamentele relative agli elevati costi di gestione imposti da Apple attraverso l’App Store. La piattaforma musicale, avendo la versatilità di essere accessibile anche tramite il web e dispositivi Android, ha potuto adottare questa strategia senza compromettere significativamente l’esperienza degli utenti.
Recentemente, sono circolate voci riguardo a una possibile inversione di tendenza da parte di Spotify, suggerendo un ritorno alla possibilità di pagamenti in-app. Tuttavia, tali speculazioni sono state ufficialmente smentite da Farshad Shadloo, Capo della comunicazione di Spotify, che ha dichiarato: “Non abbiamo piani per riattivare gli IAP (pagamenti in-app) al momento”. Questo conferma che la società non ha l’intenzione di tornare sui suoi passi, permettendo a Spotify di mantenere il controllo completo sulle transazioni e di evitare commissioni associate alle transazioni in-app su piattaforme come l’App Store.
È importante notare che questa decisione potrebbe essere guidata anche dalle recenti sfide che Spotify sta affrontando, evidenziate dal licenziamento del 17% dei propri dipendenti a inizio dicembre. Il CEO di Spotify, Daniel Ek, ha dichiarato che questo taglio del personale è parte di uno sforzo più ampio per migliorare la redditività e ridurre i costi operativi. La società ha attribuito le difficoltà finanziarie agli onerosi accordi di licenza con i detentori dei diritti musicali e alle spese eccessive nel settore dei podcast, nonostante i successi ottenuti nella diversificazione del modello di business.
Daniel Ek ha sottolineato che il periodo tra pandemia e post pandemia ha avuto un impatto significativo sulle priorità e sugli investimenti dell’azienda. Con il cambiamento delle dinamiche sociali post-lockdown, Spotify sta cercando di adattarsi a una nuova realtà economica e concentrarsi su risultati più sostenibili per i suoi principali stakeholder: creatori e consumatori. In un contesto di cambiamenti significativi, Spotify sembra determinata a mantenere una strategia che le consenta di gestire in modo più efficace le proprie risorse est di consolidare la propria posizione nel mercato del streaming musicale.