News

Intelligenza artificiale ed aziende, mancano figure professionali competenti

È ormai noto che questo sia il periodo d’oro dell’intelligenza artificiale, la tecnologia che fin dal suo primo debutto con ChatGPT, non ha fatto altro che far parlare di sé. In quanto, con i suoi continui sviluppi e le innumerevoli possibilità di applicazione, sta gradualmente cambiando il mondo e ogni settore della vita dell’uomo, in particolare quello lavorativo.

Infatti, è piuttosto chiaro che il futuro del lavoro sarà digitale, anche se ciò non è considerato da tutti una buona notizia.

Aziende ed intelligenza artificiale, dove bisogna investire

A tal proposito, per far fronte a questa situazione, secondo la Global Tech Trend Survey (Gtts) di Equinix, la società di infrastrutture digitali, il 28% degli IT leader italiani ha già intenzione di espandere il proprio gruppo, cercando appunto esperti di intelligenza

artificiale e machine learning.

Tuttavia, le aziende, attualmente sembrano manifestare non poche difficoltà nella ricerca di figure professionali nell’ambito dell’ IA. Ciò principalmente a causa della mancanza di adeguate competenze e capacità di gestione.
Per questa ragione secondo il manager di Equinix Italiano, Emmanuel Becker, le organizzazioni potrebbero intraprendere delle iniziative volte a colmare il problema della mancanza di competenza adeguate e di incentivare gli sviluppatori con compensi più competitivi.

Da non sottovalutare assolutamente anche l’importanza del benessere fisico e mentale dei dipendenti, su cui bisogna investire allo stesso modo, così come nella creazione di percorsi di crescita delle carriere.
Inoltre, sarebbe il caso di iniziare a valicare quei limiti relativi alle differenze di genere, incentivando le donne ad entrare nel mondo del lavoro digitale, attraverso iniziative mirate come “Women in tech“.

Condividi
Pubblicato da
Ilenia Violante