La notizia della cancellazione definitiva dell’E3, la più grande fiera videoludica al mondo, ha scosso gli appassionati. Dopo oltre due decenni di eventi che hanno rappresentato il palcoscenico principale per gli annunci più importanti del settore, l’Entertainment Software Association (ESA) ha annunciato ufficialmente la fine di questa iconica manifestazione.
La decisione è stata rilasciata attraverso un comunicato inviato al Washington Post. Le ragioni dietro questa dolorosa azione sono attribuite alla comparsa di nuovi concorrenti e al ritiro di partner chiave. Pierre-Louise ha spiegato che, nonostante la passione condivisa da giocatori, creatori e l’industria nel suo complesso per l’E3, questa conclusione è la risposta alle nuove esigenze ed opportunità. Il sito ufficiale dell’Electronic Entertainment Expo mostra ora un messaggio che stringe il cuore, in cui ringrazia tutti coloro che li hanno accompagnati in questi anni e dicendo ufficialmente addio.
Un declino prevedibile per l’E3?
Il tramonto dell’E3 sembrava inevitabile considerando gli eventi degli ultimi anni. La società ha cancellato l’edizione del 2023 per mancanza di interesse da parte di partner e pubblico. Annullarono, invece, le edizioni del 2020 e del 2022 a causa della pandemia di Covid-19, mentre condussero quella del 2021 in formato digitale con risultati deludenti. La previsione poco ottimistica per le edizioni future si rifletteva nell’incertezza intorno all’E3 2024, con l’ESA che progettava una possibile reinvenzione per l’edizione del 2025, prevista in una località diversa da Los Angeles.
Nonostante l’affetto di molti giocatori, l’E3 aveva perso via via il suo antico splendore e l’importanza che aveva in passato. Gli sforzi della società nel tentativo di adattare l’evento ai cambiamenti del mercato videoludico moderno sono stati vani.
La fine dell’E3 rappresenta la fine di un’era per l’industria, segnando l’addio a una tradizione che ha plasmato il modo in cui le società presentavano e annunciavano i giochi. Mentre i fan si preparano a questa tragica notizia, rimane da vedere quali nuove piattaforme e modalità di presentazione prenderanno il suo posto.