Il 2023 è stato un anno complicato per gli abbonati di Rabona Mobile, con una serie di inconvenienti che hanno minato la qualità dei servizi offerti dall’operatore virtuale. Dai problemi di invio degli SMS ai disservizi nella connessione Internet, la situazione ha raggiunto il suo apice con l’incapacità di effettuare anche solo delle chiamate. Di fronte a questa serie di difficoltà, Rabona Mobile ha deciso di rompere il silenzio e ha pubblicato una lettera aperta, affrontando pubblicamente le sfide affrontate e gettando una luce sulle cause della situazione attuale.
Rabona Mobile ha attribuito i problemi principalmente a Vodafone e Plintron. L’operatore virtuale ha accusato Vodafone di non aver fornito le adeguate condizioni tecniche, nonostante un contratto che prevedeva un pagamento di 18 milioni di euro. La lettera sostiene anche che la richiesta di Rabona di risolvere le questioni legate ai disservizi è stata accolta con minacce di interruzione del servizio da parte di Vodafone. Inoltre, l’operatore ha segnalato la questione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), sostenendo che l’ente regolatore non abbia agito a difesa dei propri diritti.
La lettera aperta rivela dunque che Rabona Mobile ha cercato il supporto di Agcom, ma senza successo. Plintron, descritto come il “braccio operativo” di Vodafone, avrebbe attuato le minacce iniziali
Rabona Mobile ha in seguito ottenuto una piccola vittoria, poiché il Tribunale di Milano ha accolto il suo ricorso cautelare. Il giudice ha ritenuto fondata la richiesta, aprendo la strada a un processo più approfondito. Questa decisione è vista come un passo significativo nella battaglia tra gli operatori.
Tuttavia, la situazione rimane incerta. Gli sviluppi futuri dipenderanno dalla conclusione del processo legale che continua da molti mesi. Gli utenti di Rabona Mobile, nel frattempo, osservano con attenzione gli eventi, sperando che la situazione si risolva a loro favore. Sono in molti però che hanno deciso di cambiare gestore. Questa intricata situazione potrebbe avere conseguenze significative sull’industria delle telecomunicazioni in Italia, poiché si affrontano questioni come la qualità del servizio, la responsabilità contrattuale e il ruolo degli enti regolatori. Resta da vedere come si evolveranno gli eventi.