Recentemente, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Space Weather ha sollevato preoccupazioni riguardo agli impatti delle tempeste solari sul funzionamento dei semafori utilizzati nel controllo del traffico dei treni sulla Terra. Anche se si parla di casi rari, secondo la ricerca, le tempeste potrebbero interferire con le reti di distribuzione dell’elettricità, portando a potenziali cambiamenti imprevisti nei segnali stradali.
Le tempeste solari possono generare correnti geomagnetiche indotte (GICs), che, durante il picco nel ciclo di attività solare (che si verifica approssimativamente ogni 11 anni), possono influenzare sistemi come la geolocalizzazione e le reti di telecomunicazioni. Il prossimo picco è previsto tra gennaio e ottobre del 2024, secondo il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
Le conseguenze delle tempeste solari
Lo studio si è concentrato sul possibile impatto delle GICs sui sistemi di segnalazione nel Regno Unito, utilizzando un modello computazionale. In particolare, i ricercatori hanno valutato l’effetto sul flusso dei treni su due tratte ferroviarie reali: da Glasgow a Edimburgo e da Preston a Lancaster. La ricerca suggerisce che le tempeste solari possono invertire i segnali, trasformando un “stop” (rosso) in un “via” (verde) e viceversa, con ovvie implicazioni sulla sicurezza. Questi eventi potrebbero verificarsi nel Regno Unito ogni 10-20 anni, secondo lo studio.
Eventi passati hanno dimostrato che le tempeste solari possono causare blackout temporanei e interruzioni nella fornitura di energia, come accaduto nel 2003 in Svezia e nel celebre evento del 1859 che disturbò le linee del telegrafo in tutto il mondo. Cameron Patterson, dottorando presso il dipartimento di fisica della Lancaster University e primo autore dello studio, ha sottolineato l’importanza della ricerca nel contesto della sicurezza. Lo studioso ha anche suggerito che la comprensione del rischio meteorologico spaziale potrebbe portare a decisioni mirate per limitare le operazioni ferroviarie durante eventi estremi, simili a quelle adottate nelle previsioni meteorologiche tradizionali.
Jim Wild, docente di fisica spaziale presso la medesima Università, ha inoltre enfatizzato l’importanza di migliorare la comprensione del rischio in modo da riuscire a limitare i possibili danni. Le stesse istituzioni non hanno regole in caso di presenza di questi fenomeni. Gli esperti, dunque, suggeriscono che l’argomento venga adeguatamente approfondito e che vengano presi provvedimenti preventivi.