La leggendaria sonda spaziale Voyager 1, celebre per essere la più lontana dalla Terra e la prima a varcare i confini del sistema solare, sta attualmente affrontando una sfida cruciale a causa del suo Flight Data System (FDS), uno dei suoi tre computer di bordo.
Il FDS è fondamentale pel ricevere ed eseguire i comandi provenienti dalla Terra. Al momento, però, sta riscontrando difficoltà nella comunicazione con una delle sue unità, la Telecommunications Unit (TMU). Questo problema impedisce la trasmissione di dati scientifici e ingegneristici importantissimi alla base sul nostro pianeta. Anche se dal rilascio nello spazio sono passati anni ed anni, la sonda è ancora uno degli strumenti principali per lo studio e la ricerca spaziale. Senza di essa gli scienziati non avrebbero potuto effettuare numerose scoperte.
Riusciranno a “riparare” la sonda?
Recentemente, la TMU ha iniziato a trasmettere un modello ripetitivo di codice binario, segnalando un malfunzionamento. Dopo aver escluso altre cause, i tecnici hanno individuato l’FDS come la fonte del problema. Nonostante tentativi di riavvio, la sonda continua a non trasmettere dati utili. Il team di controllo prevede che la risoluzione di questo problema richiederà diverse settimane. Le sfide tecniche su Voyager 1 sono particolarmente complesse, considerando che le sonde sono state lanciate nel 1977. Spesso, è necessario consultare documenti storici per comprendere l’impatto dei comandi attuali.
I comandi impiegano 22,5 ore per raggiungere la sonda e l’attesa di altre 22,5 ore per valutare l’effetto di un comando ricevuto. La sonda si trova inoltre a più di 24 miliardi di chilometri dalla Terra, rendendo quindi ogni comunicazione un processo lungo e complesso. Entrambi gli strumenti inviati più di trent’anni fa, Voyager 1 e Voyager 2, detengono il primato come le sonde spaziali più longeve.
Nonostante gli ostacoli, il team di controllo rimane dedicato a mantenere la sonda operativa e a continuare a ricevere dati preziosi dalla vastità dello spazio. La Voyager 1 ha contribuito significativamente alla nostra comprensione dell’universo e gli sforzi per risolvere questi problemi testimoniano la dedizione della NASA e della squadra di controllo nel massimizzare il valore scientifico di questa missione storica. Si spera che la soluzione venga trovata presto e che la sonda torni normalmente a lavoro.