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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha recentemente stabilito nuove normative per proteggere gli utenti dei servizi di telefonia mobile da aumenti tariffari automatici legati all’inflazione. Questa decisione è nata in seguito a varie rimodulazioni tariffarie automatiche attuate da alcune compagnie telefoniche, che hanno suscitato preoccupazione tra le associazioni dei consumatori.

Agcom: le Nuove Misure di Tutela

Il nuovo regolamento Agcom prevede che ogni modifica contrattuale che contempli un adeguamento periodico all’indice dei prezzi al consumo, come quello Istat, possa essere attuata solo con l’esplicito consenso scritto dell’utente. In altre parole, le compagnie telefoniche possono applicare rincari solo dopo che il cliente ha accettato tali cambiamenti. In assenza di tale accettazione, rimarranno in vigore le condizioni contrattuali già stabilite.

Il regolamento prevede diverse opzioni per gli utenti in caso di proposte di aumento delle tariffe:

  • Se l’aumento tariffario proposto è superiore al 5%, il cliente ha la possibilità di passare gratuitamente a un’altra offerta che non preveda l’indicizzazione.
  • In caso di contratti con adeguamenti all’indice Istat con correttivi, l’utente può richiedere il recesso senza costi.
  • Dopo 24 mesi dalla stipula del contratto, indipendentemente dal tipo di contratto, l’utente ha il diritto di recedere senza penalità né costi di disattivazione.

Un aspetto cruciale del nuovo regolamento riguarda la trasparenza. Le informazioni relative alle clausole di indicizzazione devono essere chiaramente indicate nella descrizione delle offerte commerciali e messe in evidenza su tutti i canali di comunicazione. Gli operatori sono obbligati a inserire una tabella visibile che illustri gli incrementi del canone per diversi livelli di inflazione, da 2% a 7%.

La commissaria Agcom Elisa Giomi ha lodato il provvedimento come un importante passo avanti nella tutela dei consumatori. Ha sottolineato che il regolamento assicura un’informazione chiara e completa, proteggendo gli utenti dagli aumenti automatici legati all’inflazione e dai costi associati al cambio di operatore.

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